Auditorio " Monteverdi " di BZ , un pubblico attento e troppo numeroso attende l'inizio del concerto. E' la prima delle serate dedicate al Jazz...suona il quintetto di Paolo Fresu artista di fama internazionale.
Sono le 21 e il concerto non è ancora iniziato; è necessario allontanare parte del pubblico per ragioni di sicurezza, sono più di 450 le persone presenti.
E pensare che già dalle 19.30, un'ora prima dell'inizio ufficiale del concerto, da perfetto infiltrato della stampa provinciale, riuscivo a piazzarmi in prima fila, sfortuna vuole davanti al leggio del grande Fresu (artisticamente parlando....è sardo e notoriamente i sardi sono piccoli di statura) il trombettista che da il nome al quintetto....
Impossibilitato a muovermi e inchiodato alla poltrona, contorcendomi come e più di un fachiro, mettevo mano allo zoom digitale della Canon consapevole che il pubblico attento e rapito, mi avrebbe disintegrato se solo avessi alzato la capocchia....
E' stato dunque molto difficile ottenere qualche scatto interessante ma gasato dal ritmo incombente che produceva sull'indice del fotografo il classico tic da scatto, ho dato fondo a tutte le risorse e la Canon ha effettuato i suoi 72 scatti ad alta risoluzione sia nella prima che nella seconda serata....il resto sarebbe venuto dopo...con Photoshop...
Vorrei precisare che non si trattava di un concerto vero e proprio ma di un incontro diciamo didattico e gratuito il cui tema era per l'appunto il Jazz, quello nato dalla tromba di Luis, di Gillespie e di altri autori famosi. Accanto ai musicisti, hanno fatto il loro autorevole intervento musicologi ben preparati tra cui Stefano Zenni una delle voci più importante di Radio 3.
Fresu, come ha chiaramente dichiarato, non ha voluto o meglio potuto interpretare i pezzi musicali in modo filologico, perché il Jazz è anche improvvisazione, è dialogo appassionato tra i vari strumentisti e ogni esecuzione è una nuova interpretazione del pezzo originale....
E sentiamo cosa afferma il musicologo Zenni riguardo a Luis:<< Armstrong è stato non solo il più influente dei musicisti del Novecento: è stato anche un cantante unico, un intrattenitore straordinario e un ambasciatore della buona musica. Contrariamente alla percezione comune inoltre, la sua musica si è evoluta e trasformata nel tempo, lungo una carriera che, attraversando tutto il secolo, ha portato il Jazz nei quattro angoli del mondo >>.
Fresu sa muoversi benissimo sul palco e quando con la sua tromba, si china fino a sfiorare il pavimento, il pubblico non trattiene gli applausi...
E che dire del batterista che in uno dei numerosi bis lancia le bacchette direttamente sulla batteria lasciandole cadere dalle mani? Uaoooo..........
Ottima anche la performance del sax...
che con la tromba è stato e sarà il protagonista di tutte e cinque le serate del Jazzzzzzzzzzzzzzzzz dove assolutamente non si dorme!
Bellissima serata dunque, ma con una unica(?) nota....mancava la sua voce, quella di Satchmo.....