1 Gennaio 2003

Cari socio-fotografi qui è Ric che vi parla e non Padre Mariano.

Desidero perseguitarvi fin dal primo giorno perché non vorrei venir meno alla fama che mi porto dietro con grande frustrazione e senso di colpa, quella cioè di " Gran Rompic ” del Fotoclub.

Essendo una malattia inguaribile non posso farci nulla, per cui vi prego di accettarmi  che non significa “asciarmi” così come mamma mi ha fatto.

Frequenterò quest’anno su suggerimento del “Gran Maestro” di educazione morale G.G. un corso della “Buon Costume” per evitare che anche l’abito che non fa il monaco risenta di questa crisi mistica che sto attraversando. Dunque forse non mi vedrete in mutande al Fotoclub nei prossimi appuntamenti del giovedì. Il fisico lo dico soprattutto per le ragazze è comunque asciutto, sono senza pancia e batto Pastore nella corsa in montagna. Tenete conto che il buon Marco ha 14 secoli di meno....

 

 

 

 

Bando alle ciance, potrete criticarmi quando e quanto vorrete ma intanto nel giorno 29 del mese di dicembre ossia nel penultimo dì, dell’ormai trascorso 2002, ho oliato la Coolpix e ho fatto qualche scatto per non perdere la mano.

L’obiettivo era il “ Mart ” il nuovo museo di arte moderna di Rovereto, inaugurato recentemente nella città della quercia. Avevo intenzione ovviamente, di visitare anche la mostra temporanea dedicata al “Novecento” ma come potete vedere da alcune delle immagini allegate le persone in fila superavano sicuramente il centinaio e dunque ho desistito.

 

 

 

 

Una cosa che non sopporto è quella di dover aspettare più di un’ora per visitare una mostra e io questa pazienza “ nun la tiengo ”.

Data la vicinanza di Rovereto ci sarà sicuramente un’altra occasione; anzi se qualcuno è interessato potremo pure andarci insieme in un prossimo futuro. Mi informerò riguardo alla possibilità di fotografare gli interni anche se dubito fortemente che ciò sia possibile.

 

 

 

 

Vi dico subito che il “ Mart ” non è il “ Guggenheim ”, non ha grandi spazi intorno ed è ubicato sotto la montagna; non ci sono dunque tanti possibili angoli di ripresa come per il famoso museo di Bilbao, ciò nondimeno la piazza circolare costituisce un interessante soluzione architettonica.

Sfiga vuole, mi perdoni il Gran Maestro G.G. che delle statue del celebre scultore Pallottino, che il giorno dell’inaugurazione decoravano la piazza, non ci fosse traccia alcuna. Se le sono godute solo i Vip!

Sti simpaticoni di trentini! Hanno speso 140 miliardi per sto museo e non avevano “ du = 2 Euri “ per affittare le statue fino alla befana……pazienza. In ogni caso l’esterno del museo lo ho fotografato sia di giorno che di sera con l’illuminazione artificiale.

Le altre immagini, le ho scattate passeggiando per il centro storico della città.

 

 

 

 

A destra in alto potete notare la maglietta trasparente che ho acquistato per la ballerina di “ scioperoll ” tale “ Terremotino ”,  tutto fumo e poco arrosto, la quale ha giurato che si esibirà per le feste Magossiane delle idi di marzo. A sinistra in basso la Ducati che ho acquistato per avere successo con le ragazze; a destra in basso gli occhi di Zac, quando fotografa le sue modelle in camera oscurata ma non troppo per vederci meglio.

Per essere il primo di gennaio ho infierito abbastanza….

Dunque “ Mart ” uno stimolo interessante per chi ama la fotografia di architettura.

Mi sia permesso aggiungere che sarebbe auspicabile sfruttare di più la possibilità che il collegamento in rete e la posta elettronica consente per comunicare tra i soci; chi ha la possibilità ed il tempo per far conoscere i propri lavori con magari qualche commento allegato, darà sicuramente uno stimolo in più ad amici e conoscenti.

Buon lavoro e buon 2003 pieno di fotografie in BN, a colori, virate o meno al the nero o alla pesca ecc. ecc.

 

 

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