2014 NOVEMBRE VENEZIA NOVEMBRE 2014
F U N D A M E N T A L S
Padiglione italiano: " ELEMENTS OF ARCHITECTURE "
Padiglione Spagnolo
Nel padiglione lo spettatore viene accolto da grandi fotografie integrate perfettamente nello spazio.
Raffigurano
i principali progetti internazionali dell'architettura spagnola e sono accompagnati da disegni,
schizzi e planimetrie.
E' una carrellata che dedica una particolare attenzione a quelle opere che
offrono una combinazione di eredità storica, innovazione e modernità. Un chiaro
rimando alla necessità di rigenerazione e recupero del
patrimonio architettonico.
Padiglione Belga
Una linea bianca disegna il profilo di uno spazio domestico immaginario; gli scarni arredi come blocchi di cemento sono metafore di elementi di architettura capaci di organizzare lo spazio in modo anche più rigido e condizionante di quanto non facciano le pareti, le porte o le finestre.
Padiglione Austria
Titolo dell'installazione: " Plenum, Places of Power ", un progetto tutto dedicato all’architettura del parlamento come luogo di espressione e rappresentazione del potere democratico. Quasi come fossero estrusi dalle pareti, i duecento modelli emergono dalla superficie come bassorilievi che trasformano i monumenti in ornamento.
Padiglione Polacco
Il padiglione è dedicato ad un solo oggetto, un baldacchino commemorativo copia
di quello che si trova a Cracovia sulla tomba del maresciallo Josef Pilsudski
(militare e famoso uomo politico polacco ) e che è stata realizzata da Adolf
Szyszko-Bohusz nel 1937.
La costruzione architettonica è l'insieme di tre parti "spolia " delle potenze che fino alla fine della prima guerra mondiale si erano spartite il territorio polacco. Elemento straniante è il tetto che pare levitare sulle colonne.
Due i significati dell'opera: uno spirituale, l'anima rappresentata dalla parte superiore del baldacchino si alza al di sopra della realtà terrestre rappresentata dalla base e dalle colonne; l'altro significato è la dichiarazione dell'impossibilità dell'architettura di straniarsi dalla storia di una comunità e di un popolo, in polemica quindi con il modernismo.
Padiglione Egiziano
Questo padiglione documenta i cambiamenti dello stile dell’architettura in Egitto e il suo sviluppo durante gli ultimi 100 anni.
La storia dell' Egitto è millenaria e il display mette in evidenza il contrasto tra questo grande e ricco patrimonio architettonico e l’attuale situazione del Paese dove la casualità ha scavalcato l’armonia del passato ed è motivo di perdita di autenticità e di identità.
Padiglione Venezia
La Città di Venezia presenta “Sonnets In
Babylon ” di Daniel Libeskind che esplora le tensioni fondamentali tra
architettura e disegno.
Una serie di cento disegni inediti creati a mano con la china e una miscela di
fondi di caffè color seppia, compongono l’elemento principale del Padiglione. La
raccolta di immagini serigrafate da Lasvit, produttore di vetri per architettura
è
disposta lungo il muro concavo del Padiglione.
Grazie a tecnologie d’avanguardia, i pannelli angolari sono illuminati
da LED che creano giochi di luce e trasparenza.
I disegni raffigurano un esplosivo disgregamento di forme ambigue che alternativamente evocano favelas, città futuristiche, parti meccaniche, ma anche parti del corpo umano.
Padiglione serbo
La stanza centrale del padiglione serbo è immersa nella luce proveniente dal lucernario centrale, una stanza giallo-sole in cui sono incise le tracce essenziali di 100 edifici importanti del paese serbo.
Padiglione greco
La facciata orientaleggiante del padiglione greco nella luce del crepuscolo della laguna conclude la nostra visita ai giardini della biennale.