SUL CROCE DOMINI
Il Passo di Croce Domini (m.1892) collega la Val Camonica con le Valli Giudicarie. La strada che sale dall'abitato camuno di Breno è lunga una ventina di chilometri, a volte tortuosa e stretta è da percorrere con attenzione visto il numero di motociclisti e anche di biker che la frequentano nei mesi estivi. Altrettanti chilometri sono quelli che scendono al Lago d'Idro e Ponte Caffaro il confine tra Bresciano e Trentino. Dal passo dopo 20 km si raggiunge Bagolino famoso per il carnevale e per il formaggio Bagosso, buono e molto caro un 35 euro/Kg che supera di gran lunga ill famoso San Magno piemontese. Mi dispiace per i bresciani ma ho ancora l'imprinting del primo pur essendo trascorsi alcuni anni dall'ultima escursione sulle Alpi Marittime.
Luogo di sosta obbligatorio e dove si può anche pernottare e mangiare è il Rif. Bazena a 1km dal passo.
La panoramica sopra è stata ripresa il mattino successivo nella sella che divide il versante camuno a sx da quello della Val di Caffaro a dx. Il Monte Mattoni(m.2271) in centro fa proprio da spartiacque.
Il giorno precedente abbiamo fatto un'escursione di un paio di ore percorrendo il sentiero botanico che parte proprio dal Bazena; erano le quattro di pomeriggio
e la " caccia " se così si può dire alle specie botaniche è stata lo stesso fruttuosa. Il sentiero è per lunghi tratti lastricato e agevole da percorrere.
Ma vediamo un po' cosa abbiamo incontrato salendo per tale sentiero e allontanandoci di poco da esso:
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Adenostyles alpina Silene dioica
Utilizzerò spesso una tabella in modo da raggruppare le specie perchè sono davvero tante; bisogna infatti pensare che la natura delle rocce di questa zona del parco dell'Ademello è molto diversificata per cui s'incontrano specie botaniche che amano terreni calcarei e altre che amano quelli acidi, e le une sono distanti pochi metri dalle altre. Insomma un paradiso per gli amanti dei fiori!!
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Globularia cordifolia Saxifraga paniculata
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Astragalus penduliflorus Oxytropis neglecta
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Bupleurum petraeum Valeriana officinalis
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Leontopodium alpinum Aster alpinus
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Arnica montana Dryas octopetala
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Rhododendron hirsutum Veratrum lobelianum
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Cyanus triumfettii Achillea atrata
E ora qualche rarità almeno per il sottoscritto visto che la Negritella dall'intenso odor di cioccolato non la fotografavo da anni:
Nigritella nigra
E poi questa bellissima genziana:
Gentiana punctata
Talmente bella che la ripropongo in un'altra immagine dove i fiori si vedono un po'meglio:
Questa specie si alternava col veratro dalle foglie simili ma non opposte e all'arnica; ricoprivano i prati della malga di Valfredda:
Il sentiero botanico proseguiva oltre ma qui abbiamo fatto dietrofront vista l'ora tarda; presumo che lassù tra quelle rocce forse calcaree o forse magmatiche facessero capolino delle altre specie. Sulla via del ritorno altri piacevoli incontri:
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Gli anemoni sono già sfioriti mentre la porcellina ispida (Hypochoeris uniflora) è in piena fioritura. Questa specie ama i terreni acidi e cresce dunque su graniti, dioriti, scisti e arenarie mentre la precedente preferisce i terreni calcarei.
A quanto pare madre natura ha mescolato minerali e terra permettendo la crescita di entrambe le piante.
Il minuscolo semprevivo ha colonizzato le rocce che punteggiano i prati:
Mentre questa grandissima asteracea cresce sul ciglio della strada; che abbia bisogno del gas di scarico delle automobili per svilupparsi cosi bella e vigorosa?
Al Croce Domine bisogna tornarci magari ai primi di giugno per dare un'occhiata alle fritillarie da non confondere mi raccomando con le frittole!!!