Man Ray
Rrose Selavy (Marchel Duchamp) 1921
Man Ray conobbe M. Duchamp nel 1915 e gli rimase amico per tutta la vita. E' del 20 l'invenzione da parte di Duchamp del personaggio femminile Rrose Selavy ("Rosa così è la vita") un nuovo tipo di ready - made ossia di oggetto usuale riproposto come opera d'arte. Le opere di Duchamp si sposarono perfettamente con la filosofia del Movimento Dada nato nel 1916 a Zurigo che si diffuse immediatamente in tutta Europa e negli Stati Uniti.
Rayogramma Anni 20
Rayogramma Anni 20
La grande originalità dei Raygraphs fu quella di utilizzare gli strumenti originali della fotografia per dare vita ad immagini inedite. Scrisse Tristan Tzara "Gli oggetti di Man Ray si trovano in un mondo senza latitudine e longitudine, in una particella d' infinito che è la scusa più commovente per giustificare l'attitudine del creare...."
La marchesa Casati 1922
Questa fotografia fece il giro di Parigi e le persone più in vista della città cominciarono a posare per lui.
Le Violon d'Ingres (Kiki) 1924
Pubblicata nel giugno 1924 è la più famosa fotografia di Man Ray. Kiki seduta ricorda il famoso quadro di Ingres; i ritocchi trasformano il corpo della modella in un violino da cui, il titolo dell'opera.
Supremazia della materia sullo spirito 1929
Opera irripetibile... non c'è Photoshop che tenga!!!!
Coco Chanel 1935
Già dal 23 Man Ray è un affermato fotografo, ha un'assistente Berenice Abbott che diverrà fotografa pure lei. Firma numerosi ritratti e lavora per varie riviste di moda.
Autoritratto 1934
Max Ernst 1935
Fu ritrattista ufficiale di quella vasta comunità di artisti provenienti da ogni parte del mondo, basti citare: Picasso, Matisse, Mirò, Magritte, Breton, Proust, Stravinski, Bunuel, De Chirico ecc. Ma non smise mai di sperimentare.....
Senza titolo
Montaggio 1938
Man Ray (Emmanuel Radnitzky) è stato una delle figure chiave dell'arte del XX secolo.
Autoritratto " suicida "
Il tema del suicidio tormentò a lungo Man Ray che morì però alla venerabile età di 86 anni. Questa foto ricorda comunque l'attrazione che il suicidio esercitò sui surrealisti, molti dei quali si diedero effettivamente la morte.