MARIO DONDERO
Il circolo fotografico Tina Modotti organizza come tutti gli anni il cosidetto: " Mese della Fotografia " Quest'anno l'argomento trattato è quello del fotogiornalismo e il primo appuntamento è quello con le foto di Mario Dondero che saranno visibili dal 1 marzo fino a sabato 23 marzo mentre njei fine settimana successivi sono organizzati degli incontri dedicati al reportage con tre fotografi diversi: Uliano Lucas, Ferdinando Scianna e Matteo Bastianelli.
Il mese della fotografia 2024
Mario Dondero (1928-2015)
Il gioco degli sguardi in un bistrot (parigi 1955)
Migrazione interna a Torino (1955)
Gli scrittori del Nouveau Roman (Parigi 1959) Beckett è il terzo da sinistra
Samuel Beckett famoso per l'opera teatrale << Aspettando Godot >> detestava il successo per cui questa fotografia possiamo dire che è di fatto una istantanea colta al volo. Lo scrittore irlandese trasferitosi in Francia riceverà il Nobel per la letteratura nel 1969.
Se la fama di Beckett si deve ad Aspettando Godot, è l'opera narrativa dello scrittore, soprattutto la cosiddetta trilogia di romanzi scritti tra il 1951 e il 1953 Molloy, Malone muore e L'innominabile, a rappresentare uno dei vertici della letteratura della seconda metà del XX secolo. Con i volumi della trilogia, Beckett, compie un'operazione di riconfigurazione del romanzo moderno, e di progressiva distruzione dello stesso, sancendone con L'Innominabile la dissoluzione formale. In questo si avvicina al movimento parigino che propone analogamente un tipo di romanzo in cui l'attenzione si concentra maggiormente sulle cose che sull'uomo creando in pratica un "antiromanzo".
La deposizione di De Gaulle ( parigi 1959)
Pier Paolo Pasolini con la madre (Roma 1962) |
Jean Seberg (Parigi 1960) |
Vittorio Gasmann interpreta Amleto (Viareggio 1963)
Alfabetizzazione in una cascina dell'Emilia Romagna (1964)
Ragazzi a Belfast 1968
Le maestrine Irlanda 1968
Il popolo comunista 1976
Bahia Brasile 1978; un ragazzino di strada dorme in grembo ad una statua
Questa foto la definirei come l'emblema della miseria del mondo, della follia umana e della perversione che abita nel nostro spirito di sapiens disadattati.
Nelle terre di Piero della Francesca: contadino (2002)
Carcere di Kabul 2006
Libertè, egalitè, fraternite ( Parigi 2011)
Per capire come Dondero intendesse il reportage basti pensare alla frase a lui attribuita: << non è che a me le persone interessino per fotografarle, mi interessano perchè esistono >>.
Personaggio affabile, di una umanità esemplare, generoso, riusciva a entrare in sintonia con tutte le persone che avrebbe poi ritratto....in pratica i soggetti fotografati diventavano suoi amici.
Scianna racconta che in Sicilia avevano preso insieme un taxi e Dondero non sapesse dove andare a dormire. Seduto davanti, vicino all'autista tanto fece che quest'ultimo lo ospitò a casa sua.
A Parigi Scianna fu invitato un giorno a cena a casa di Dondero; in un angolo c'era uno strano e originale ingranditore tutto di legno che l'ospite guardava ammirato.
Qualche giorno dopo Scianna se lo vide recapitare con un biglietto che accompagnava il pacco: Ferdinando, avevi detto che ti piaceva tanto....