Roberto Strano

 

 

 

Centro Trevi: 28 marzo - 11 aprile 2025

 

Storie di Sud

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tre sono i portfoli più corposi proposti dal fotografo di Caltagirone in mostra al Centro Trevi fino all'11 aprile. Il primo riguarda i bambini con i giochi di strada. il secondo i personaggi di Caltagirone e l'ultimo gli anziani in " Casa di riposo ".

Nel primo portfolio si fa riferimento in particolare alla luce quella siciliana caratterizzata da una luminosità accecante e grandi contrasti. Come ha raccontato il fotografo molto spesso i fotografi scelgono le ore del mattino oppure della sera per eseguire delle fotografie intelleggibili sia nei toni chiari che scuri. R. Strano è attratto dalle luci forti del mezzogiorno meridionale dove i dettagli nelle ombre nere si perdono come accade lo stesso nei bianchi.

Molto interessante la nota sul paese di Caltagirone dove a quanto pare ci sono i nobili decaduti veri e quelli falsi, quelli che ti sorridono con sincerità e altri che lo fanno con malizia.....sono lì al Sud ma sono ovunque nel mondo.

L'altro tema affrontato dal fotografo è quello dell'ultima parte della vita che riguarda ognuno di noi; prima del trapasso definitivo transiteremo in molti nella cosidetta  " Casa di riposo " dove in genere la tristezza e la malinconia sono di casa. Questo tema è stato affrontato da decine di fotografi ed ognuno di loro ha scelto un taglio personale come riporta lo scritto di Scianna dedicato a Strano.

C'è quello delicato e partecipe del nostro e quello drammatico leggi ad esempio Giacomelli che non lascia nessuna speranza: gli anziani passano i loro ultimi giorni in una specie di lager dove a distruggerli non è un loro simile ma madre natura indifferente ai dolori della carne e dello spirito.

 

 

 

 

Il bel paesaggio con pastore della locandina mi ha tratto un po' in inganno.......la vita rurale nella serie di immagini proposte da Strano non appare affatto o meglio appare solo lì nel manifesto.

Al solito la colpa è di quel bigolo del presidente in pectore del Tina Modotti!

 

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