Ugo Mulas
Ugo Mulas il fotografo delle Biennali
Alberto Giacometti 1962
Una scultura dell'australiano David Smith alla Biennale del 1958
Fausto Melotti alla Biennale del 1966
Lucio Fontana :" Il taglio"
Le verifiche: "Omaggio a Niepce" (1970)
Le verifiche:"L'uso della fotografia"
Le verifiche:"Gli obiettivi"
Le verifiche:"Il laboratorio"
Le verifiche:"L'ingrandimento"
Le verifiche:"Il tempo fotografico"
Le verifiche:"La fine delle verifiche"
Nei primi anni 60 inizia un lavoro approfondito a fianco dei maggiori artisti del tempo quali Fontana, Burri, Warhol. La tecnica di ripresa non è quella consueta del ritratto dell'artista accanto all'opera d'arte, ma dell'artista nel momento dell'azione. Celebre è la sequenza relativa ai tagli di Lucio Fontana; il fotografo con le proprie immagini rivela come il taglio sia in realtà il momento conclusivo di un percorso fisico e mentale; egli comunica l'attesa, la tensione e la concentrazione dell'artista prima del concepimento dell'opera.
In ambito sperimentale è sicuramente molto interessante la riflessione del fotografo sulla fotografia in sè, sulla sua natura, sui mezzi tecnici e sul suo utilizzo.
Siamo agli albori della fotografia concettuale e Mulas può considerarsi come l'autore che ha abbattuto lo steccato tra fotografia sperimentale e documentaria.