I L  G R A P P A  I N T O R N O

 

 

E' il plastico che si può osservare a Cima Grappa; in giallo ho sottolineato le montagne teatro dell'aspra guerra combattuta tra il 1917 e il 1918.

Stellette e cerchi indicano l'ubicazione delle trincee italiane e austroungariche.

Una alternativa più moderna è quella di ricorrere a Google Maps o meglio Earth che permette una visione tridimensionale della stessa zona:

 

 

 

A Ovest del massiccio c'è il M.te Pertica; sono innumerevoli le battaglie ed il sangue speso per la conquista di questa cima; più di 800 morti nei giorni precedenti la fine del conflitto.

 

 

 

 

 

A prescindere dalla retorica voluta dal fascismo, il monumento ai caduti costruito a tavolino con linea e compasso negli anni del razionalismo (solo architettonico è d'obbligo aggiungere) è un complesso stupefacente; poggia a terra ma è collegato direttamente al cielo.

 

 

 

E il cielo aiuta spesso il fotografo a creare gradevoli effetti di chiaroscuro:

 

 

 

Ma torniamo ai monti; da Malga Valpore di Cima visibile a sinistra nella foto scattata da Cima Grappa, un sentiero non segnato conduce al Bivacco Murelon posto sotto la dorsale Col dell'Orso - Solaroli.

A sx nella foto c'è la Valle dello Stizzon mentre a dx attraverso la Val delle Mure si scende ad Alano del Piave:

 

La malga Valpore è adibita all'alpeggio degli ovini; un pastore rumeno vive lassù in solitudine accompagnato dalla musica a tutto volume della radiolina:

 

Dal sentiero sono numerosi gli scorci sull'alta Valle dello Stizzon; il borgo di Chiesa Nuova e Col dei Bof fanno spesso da sfondo:

 

Con un po' di fatica proseguendo verso Nord senza perdere quota, si guadagna la forcella posta sopra la Malga di Fontanasecca; la dorsale omonima che culmina a m.1611 è molto bella a vedersi. Dietro appare la punta del M.te Tomatico:

 

Procedendo lungo il crinale si raggiunge la cima del Solarolo (m.1670):

 

Il panorama spazia verso la pianura: è visibile il corso del Piave, la dorsale arrotondata del Montello, quella aguzza di Asolo. I prati sullo sfondo sono quelli della dorsale Monfenera-M.te Tomba mentre a sx in primo piano è il M.te Valderoa diviso dal Solarolo da una piccola forcella dove transita il sentiero N.8.

 

I luoghi menzionati sono stati teatro di aspre battaglie; cime conquistate e perse da entrambe le parti con migliaia di caduti. E lo stesso  è accaduto per il Col dell'Orso e la lunga dorsale dei Solaroli:

 

 

Verso Sud la Cima di Casonet, limita la visuale sul Massiccio del Grappa; in questo tratto del sentiero appaiono regolari bancate (libri) di Rosso Ammonitico:

 

Proseguendo lungo il Sentiero degli Eroi si giunge alla forcella che domina Valpore di Cima da dove è iniziata la nostra gita:

 

Un'altra mezz'ora di cammino ci separa dal valico della Croce dei Lebi:

 

Scendendo in Val delle Bocchette si chiude il percorso circolare che ci ha condotti dapprima a Nord verso il Fontanasecca e successivamente a Sud ai piedi del Massiccio del Grappa. Nella foto si vedono Valpore di Sotto, di Cima e il Col dell'Orso.

 

Panoramica da Col dell'Orso in direzione Nord:

 

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