LUNGO il LAGO del CORLO
< La valle nata con l'origine del mondo, con la sua vita, storia e cultura è scomparsa >
Già nel 1908 la Società Idroelettrica aveva messo gli occhi sul torrente Cismon e sulla stretta e profonda gola che dalla piana di Fonzaso lo collega tutt'ora al Brenta nella sottostante Valsugana. E' però negli anni del secondo dopoguerra che verrà realizzata la diga che darà origine all'attuale lago del Corlo.
La centrale idroelettrica iniziò a funzionare nel 1954.
Tutto questo senza che la popolazione potesse riflettere sul proprio futuro lusingata dalle promesse di un impiego immediato nella costruzione del manufatto e successivamente nella possibilità di trovare un impiego dopo la realizzazione di improbabili fabbriche.
E così una comunita di 2500 persone, piccoli borghi, chiese, terreni coltivabili e quanto altro ancora furono cancellati per sempre.
Il lago incastonato tra i monti è suggestivo, ma non dobbiamo dimenticare la sua storia.
Il borgo principale era Rocca di cui rimane solo il campanile, la chiesa troppo a ridosso del futuro lago fu abbattuta e lo stesso accadde per parte del borgo.
Più in alto c'è la chiesetta di S.Cassiano; da lassù si domina il lago ed un sentiero tra cornioli e noccioli conduce alle piccole cascate del torrente Nervesa
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Sono numerosi i ponti anche storici che collegano le sponde del lago; il più interessante è il Ponte della Vittoria cosi detto perchè inaugurato nel 1928, dieci anni dopo la fine della grande guerra.
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Attraversandolo si può percorrere il perimetro del lago o risalire la selvaggia Val Carazzagno e raggiungere le frazioni sparse tra Col Geremia e Col di Baio, in pratica quelle raggiungibili a piedi anche dalla strada che da Caupo sale sul Grappa.
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Dove la strada è sufficentemente larga per far transitare un'auto i proprietari hanno provveduto al restauro delle antiche abitazioni, questo è accaduto alla Forcelletta (m.516) da dove è possibile scendere nuovamente al lago.
Dove esiste solo un sentiero è l'abbandono; così è per la frazione di Fumegai un piccolo borgo ormai celato dal bosco.
Alcune case sono pericolanti, altre comunque aperte, sembrano abbandonate da poco, peccato che i passanti più del tempo non rispettino questi luoghi carichi di memorie...
Una su tutte desta lo stupore del curioso visitatore; la prima che s'incontra, quella dei dipinti....
Decorano i muri interni e riportano scritte e date che sembrerebbero ricordare il periodo della guerra, ma potrei sbagliarmi...
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Il dipinto più bello incornicia la finestra, è una sirena dai lunghissimi capelli...
Le tende sono ancora appese alla finestra....
...nascondono in parte la luce del sole, ma non per molto ancora.