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Partiamo dall'ingresso sorvegliato da due minacciose fiere in bronzo del lontano oriente:
Sul prato del cortile interno si staglia verso il cielo una figura antropomorfa costruita con blocchi di porfido, la roccia sui cui poggia il castello:
Torre Bianca e Nord |
Torrione Ovest |
Ma iniziamo dalla mostra temporanea (Sala 1 ) dedicata al giovane fotografo Fabiano Ventura. Mesi fa vidi casualmente un bel documentario sullo ZDF dedicato ai ghiacciai tibetani. Le immagini erano proprio quelle di Ventura il cui progetto era di ripercorrere i sentieri di Sella e altri fotografi di fine Ottocento che nelle loro esplorazioni hanno documentato i paesaggi Himalayani e Caucasici.
La foto storica è quella in bianco e nero e risale ai primi decenni del Novecento; Ventura con una fotocamera panoramica sogno più o meno impossibile di molti comuni fotografi, ha immortalato il ghiacciaio ricercando puntigliosamente la stessa posizione da cui è stata fatta la prima fotografia.
Appare evidente che in questo lasso di tempo i ghiacciai hanno fatto un bel passo....all'indietro. La vegetazione dal canto suo ha ricoperto i pendii e le morene da cui il ghiaccio si è ritirato.
Effetto del riscaldamento globale indotto dall'uomo? Probabilmente si visto che i consumi della parte ricca del pianeta sono a dir poco eccessivi e un altro mezzo pianeta si renderebbe necessario per compensare gli squilibri prodotti. Siccome però questo mezzo pianeta (fra pochi decenni uno intero, visto che giustamente la parte povera del mondo ossia quella più numerosa ambisce ad una migliore qualità della vita) non è disponibile, se non si cambia velocemente strada si profilano orizzonti molto oscuri.
Osservando le foto si può sicuramente plaudire ai risultati eccezionali del Ventura ma pure a quelli insuperabili dei fotografi degli anni Trenta che viaggiavano con macchine ingombranti causa il formato dei negativi 9X12 o forse anche di più che spiega d'altro canto la qualità ancor oggi insuperabile di quel Bianco e Nero.
Ma torniamo al castello la cui visita può proseguire dalla Torre Bianca che ospita la sezione dedicata alla storia del castello. Si passa dai ritrovamenti delle punte di selce del Mesolitico alla manifestazione memorabile del 1957 che vide in Silvius Magnago il personaggio politico chiave della situazione sudtirolese giunta all'impasse a causa dell'ostruzionismo dei politici italiani.
Bombe e attentati seguiti da torture e morti in carcere ci ricordano quei tempi fortunatamente lontani.
Castel Firmiano: 7 novembre 1957
Nel torrione Nord viene ospitata la sezione dedicata alla religione tibetana; gli illuminati occupano le nicchie e le feritoie della torre mentre il cilindro delle preghiere è posto al centro:
Si sale poi attraverso una lunga scala metallica verso la sommità della collina:
A destra è ricavata nel porfido la Grotta dei Cristalli e di Re Laurino:
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Nel Palas (N.5 ) c'è la mostra sulle origini delle montagne e sulla loro conquista:
L'arredamento è perfetto e l'esposizione nei vari torrioni si sviluppa su piani diversi. Il percorso prosegue lungo le mura :
Torrione Est: interno |
Camminamento Sud |
Per concludersi al Torrione Ovest dove si scende nuovamente nel cortile:
La maschera mi ricorda vagamente qualcuno ma non ricordo bene chi....eppure la dentiera è la stessa, lo sguardo è lo stesso ...la barba rossa incolta ma si certo: Saccaria!!!!! Quel cornuto manco sè fatto vedere a S.Giacomo....bell'amì!
MMM vi attende .....preparate i 9 €!!!! Niente sconti ai residenti neanca ai genovesi!