Alexander Calder ( 1898-1976) statunitense è famoso per l'invenzione di grandi sculture di arte cinetica chiamate Mobiles.
Louisiana Museum of Modern Art
L'INFINITO
« Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare. »
NOTE A MARGINE
Immagini forse un po' ripetitive ma Calder con i suoi " Mobiles " innanzi a un mare statico come il Baltico è quanto di più sublime ho incontrato nei miei itinerari fotografici. Non per nulla ho scelto una di queste immagini come locandina della prima personale del 1996 .
Sempre nella locandina della mostra il titolo: " Interminati spazi ....Profondissima quiete " creava un cortocircuito tra l'immagine e i sommi versi della poesia di Leopardi.
Le spiagge del Nord-Europa, quelle della Normandia come quelle del Wattenmeer e del Baltico hanno una qualità unica: danno il senso di infinito, di interminati spazi che se per il poeta di Recanati erano forse inventati qui hanno la loro compitezza reale.
In quelle distese orizzontali l'anima trova la quiete e il rapimento nella contemplazione.
A volte un soffio di vento muove delicatamente le antenne della " damigella " ; due gambe esili e una coda lunga come un frac.
Calder è maestro dell'equilibrio dinamico e dell'eleganza; non c'è niente di meglio di quest'opera per creare un unicum tra arte e natura.
Alexander Calder ( 1898-1976) statunitense è famoso per l'invenzione di grandi sculture di arte cinetica chiamate Mobiles.