MAGRE' - FAVOGNA - ROVERE' della LUNA - MAGRE'
(a bordo della Ebike)
Gli ex voto erano principalmente di due tipi: “propiziatori”, se dedicati nel momento in cui il voto veniva formulato, o “gratulatori”, se testimoniavano l’avvenuto miracolo. Nelle epigrafi in latino, i due tipi sono facilmente riconoscibili grazie alle diverse formule utilizzate: votum fecit libens animo, nel caso in cui l’offerta fosse fatta quando il voto veniva pronunciato, oppure, molto più comunemente, votum solvit libens merito, in seguito al soddisfacimento della preghiera espressa.
Il voto si inserisce perfettamente nel meccanismo religioso arcaico, conosciuto come do ut des, o do quia dedisti, basato sulla relazione di reciprocità tra il fedele e la divinità, che garantisce l’adempimento degli impegni presi e il compimento dei doveri dell’una e dell’altra parte.
Apro la pagina in questione con una immagine che andrebbe posta in chiusura dell'articolo:
V S L L M
E' un cippo con funzione di ex voto dedicato a Saturno. Quello che ho capito è il significato dell'abbreviazione: VOTUM SOLVIT LIBENS LAETUS MERITO.
Il cippo è stato trovato nell'abitato di Roveré della Luna come ringraziamento per una guarigione o per qualcosa di simile....questo il significato della parola SOLVIT.
Faccio mio questo ex voto perchè per il sottoscritto significa essere arrivato vivo nello stesso paese dopo essere disceso in Ebike da Favogna per la gola dell'Inferno.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo il percorso e la relativa telecronaca. Partenza da Magrè ultimo dei paesi altoatesini in sponda destra del fiume Adige.
I paesi a Sud di Bolzano hanno tutti delle caratteristiche peculiari che li rendono interessanti dal punto di vista architettonico e non ultimo per il paesaggio vitivinicolo in cui sono immersi; sono delle piccole perle ben conservate. Sotto il campanile si scopre che in passato esistevano due chiese, demolite una dopo l'altra quando la comunità decise che non erano più sufficienti. Dunque la piccola chiesa romanica è stata sostituita da quella gotica e questa a sua volta da quella barocca.
Ovviamente scavando vengono alla luce reperti di ogni genere compreso qualche scheletro stante l'uso di seppellire i morti nel pavimento delle chiese di un tempo.
Pare che l'ultimo sia caduto giù da Favogna....
Oltre alla storia antica si scopre qualcosa su quella più recente; la storia dell'avvocato Noldin che combattè in Galizia nell'armata austroungarica, fu fatto prigioniero, ritornò in patria già malridotto e successivamente si oppose alle leggi discrimintatorie di quelli dal braccio anchilosato che notizia di poco tempo fa si sono trovati a Como per ricordare la brutta fine del compare pelato e mascelluto. Visto che esiste il reato di apologia al fascismo li avrei buttati direttamente nel lago a rinfrenscarsi le idee. Ma si sa il nostro è un paese iperdemocratico contrario a qualsiasi discriminazione political - sessual - religiosa.
Il Noldin mori a soli 41 anni di ritorno dal confino causa le gravi condizioni di salute.....te l'ho darei io il braccio ingessato!
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" Non voglio Grazia ma Giustizia "
Magré sulla Strada del Vino
Lasciata la Bella Magrè la strada comincia subito a inerpicarsi come si vede dal tracciato qui riportato:
o meglio dall'altimetria con relative pendenze:
La pendenza media fino al bivio per Grauno è del 10% ma ci sono delle punte a più del 15% e bisogna spingere sui pedali anche della Ebike escludendo le funzioni Turbo e MtBike. Come dice il Moser ciclista che visti da vicino i 70 an utilizza il motore elettrico sulla bici da corsa, se vuoi tornare a casa devi valutare bene i consumi della batteria e dunque metterci del tuo.
Cortaccia
Ortofotografia del percorso
Guardando la foto capisco che se si sceglie di raggiungere Favogna da Grauno sulla direttrice Caldaro - Castelvecchio di fatica se ne risparmia assai visto che si parte da una quota più alta che comunque da Bolzano bisogna pur raggiungere. Cionondimeno ho voluto saggiare la difficoltà del percorso canonico, con in più la variante di Roveré della Luna inizialmente non prevista.
Superato il bivio anzidetto si raggiungono dei prati dove si stagliano delle sequoie dalla perfetta forma piramidale:
Poco più in la ce ne sono altre davvero maestose:
Sequoie sulla strada per Favogna
Chi le avrà piantate? Anche a Matschatscht ( impronunciabile ) sulla strada della Mendola ce ne sono alcune. Il piede sembra abbastanza solido da resistere ad un ciclone Vaia ...speriamo sia così viste le emergenze climatiche.
L'ambiente si fa aspro, dirupato e selvaggio....lì da quelle parti c'è un mio parente a quanto dicono in famiglia: l'orso che scorazza in Val di Non e zone contigue.....
I Corni di Tres (m.1812)
La quota massima: m.1190
Dopo 14 km raggiungiamo la torbiera alta a quota 1190m, massima elevazione del percorso; al ritorno mi ero ripromesso di perlustrare la zona ma la discesa è avvenuta da un'altra parte. Vorrei tornarci a piedi visto che da quelle parti in prossimità dello spartiacque c'è una riserva botanica.
La torbiera alta
Sulle cartine di Koomot molto dettagliate, è indicato anche questo punto panoramico da cui pedissequamente ho per l'appunto scattato la foto:
Il biotopo di Favogna con il lago
Da sinistra si vede la catena del Lagorai ben imbiancata, in centro il Becco di Filadonna, la puntina del Palon sopra Trento e a destra la Paganella. Sceso al lago invece di piombarbi subito al ristorante ho voluto dare una occhiata alla chiesetta di San Leonardo e al biotopo.
La chiesetta di Sankt Leonhard a Favogna
L'interno
Gli anfibi
Pesi e misure diversi...a quanto pare gli anfibi di tutti i biotopi della provincia sono più simpatici di quelli della zona di Laives; in effetti è stabilito che tutte le attività umane si concentrino nelle zone di pianura per cui lì i biotopi se per caso esistono, possono essere sacrificati e le rane tranquilllamente tombate.
Per essere più preciso mi riferisco al biotopo della zona artigianale di Pineta ( https://www.salto.bz/it/article/09042021/il-pensiero-ecologista-che-non-ce) che ha destato il risveglio di tutti gli addetti ai lavori normalmente dormienti e a quello dell'areoporto che il nostro presidente della giunta provinciale ha regalato alla cordata dei ricchi quelli che delle emergenze climatiche se ne fanno un baffo.
Se fosse per loro, farebbero atterrare il Concorde....che però finirebbe la sua corsa all'ospedale vista la velocità di atterraggio.
Ribadisco che il referendum contro l'areoporto, stravinto da chi non lo voleva è stato abilmente manipolato nel senso che la provincia dopo averci messo i milioni, l'ha regalato ai privati che del senso del referendum (alias non lo vogliamo proprio nel senso che la provincia non deve metterci più una lira e non deve ampliarlo) se ne fregano e allargano la pista e tombano le zone umide con buona pace dei residenti animali già da molto sulla lista rossa delle estinzioni.
Provincia Green.....ma dove? A Favogna ovviamente!
Favogna: il lago
Dopo un caldo panino allo speck e una birra mignon, tutto al modico costo di 7 Euri, mezzo infreddolito viste le temperature balorde di questo inizio maggio, ho chiesto al gestore se era possibile scendere a Roveré della Luna.
Complice qualche distrazione causata dal parentado sono senza guanti e ho un solo coprigamba.....perdo i pezzi a quanto pare.....
Abitazione rurale con annessa chiesetta
Mi assicurano che prendendo la valle a destra, a parte un tratto in cui la forestale si trasforma in sentiero dovrei farcela, il condizionale è d'obbligo...
Vigneti d'alta quota con il Palon sullo sfondo
Anche qui si scopre una cosa insolita: il Muller Torgau Feldmaresciallo da Fenner nel 1908 trascorreva le liete vacanze da ste bande forse coltivando il famoso bianco che non go capio se ciapa el nome da lù; bisogneria chiederlo a quell'imbosca da Cazzan che lo coltiva ancor e de cui non se ga notizie da prima del tappo corona!
E sì che l'usava el tappo de sugaro!
Questa bianco d'alta quota è acquistabile a Entiklar ma presumo che non sia a buon mercato; il prezzo è direttamente proporzionale alla quota del vitigno!
Sceso a piedi per un breve tratto e superata la gola attraversata dal torrente mi sono rimesso in sella .....sella abbassata che il ribaltamento era possibile.
La pendenza in negativo era in alcuni punti superiore al 20% e buono che la strada presentava dei cordoni orizzontali in cemento che altrimenti sul ghiaino anche con i freni ben tirati un rebalton l'era possibile! Ovviamente impossibile risalire...rebalton all'indrio non auspicabile per la coppa e la cabeza !
La valle dell'Inferno
L'asfalto fa la sua comparsa al vecchio mulino di cui rimangono i ruderi:
Vecchio mulino
Roveré della Luna
Ed eccomi giunto vivo a Roveré dove come accennato all'inizio ho ringraziato Saturno il Dio delle Messi per l'esito felice dell'escursione.
La via Claudia Augusta
Altri 5 km e il cerchio è definitivamente chiuso.
Il massiccio dolomitico di Favogna nella stretta di Salorno
Ocio alla discesa!