SUL MONTE PERALBA

 

 

 

Come da premessa il passo dalla Val Visdende alle sorgenti del Piave fu breve ed eccoci a raccontare la salita alla vetta del Peralba.

Notte tranquilla al rifugio ai piedi della montagna, ma prima di coricarci alziamo lo sguardo per l'intercessione....

 

Rif. Fortunato Calvi (m.2164)

 

Il rifugio Calvi è abbarbicato lassù ma volgendo lo sguardo più a sinistra rimango folgorato dalla visione di un'ombra che ricorda esattamente colui che nel 1988 alla bella età di 68 anni salì la montagna più importante di Sappada e dintorni: Papa Woytila!

 

All'ombra di Woytila

 

Mistero della fede per rimanere in tema parrocchiale! Nessun trucco, nessuna elaborazione in postproduzione; quello è il profilo di Giovanni Paolo II subito santo!

Buona la cena al rifugio sorgenti del Piave (m.1885) e la stanza da 6 con tre letti a castello è occupata solo da noi. Prezzo con colazione 20 Euro a testa previo uso dei nostri sacchi a pelo. In macchina giace sconsolata la tenda storica dell'Alta Via N.1.....fatichiamo a tirarla fuori e montarla vista la tarda età per cui non rinunciamo alle maggiori comodità.

Al mattino sveglia ore 7.00 e partenza per le 8.00...troppo tardi come vedremo!

 

 

 

 

 

Il primo tratto è in ombra e in un'ora esatta siamo al Rif. Calvi seguendo la scorciatoia delle Marmotte. Proseguiamo speditamente per il passo Sesis (m.2300) che raggiungiamo dopo un'altra mezzora.

 

 

 

Il Rif.Calvi dal Passo Sesis; sullo sfondo i prati di Sappada

 

 

 

 

Passo Sesis con il Pic Chiadenis (m.2490)

 

 

Ora lo sguardo è quello verso le montagne austriache che sono appena aldilà dell'Oregone dove nel 1915 erano piazzati i cannoni che sparavano su Cima Sappada senza neppure vederla. E pensare che Cima Sappada era ed è tutt'ora un'isola linguistica dove la parlata è il tedesco più o meno antico! Santo Padre Woytila!

 

 

 

Greggi al pascolo verso il confine

 

 

 

 

Bivio per la vetta e per il passo dell'Oregone

 

Dal passo la faccenda si complica e come recita la guida il sentiero diventa per esperti. Bisogna usare le manine e le stecche sono d'impiccio. La Maltaura fa dietrofront e io tengo duro e proseguo. Sentiero sdrucciodevole e verticalità crescente...mmm me impensierisso un po'! Mo se vede che gli anni passano e faccio una certa fatica.

L'orizzonte si allarga ma il cielo comincia a velarsi.... In primo piano sulla destra ecco le solite case dei matti italofasciste a inutile controllo del confine...

La domanda è lecita: ma gli austriaci dopo il 1918 li controllavano questi confini oppure no? Mi sà di no che la paura alberga negli stati dove la libertà è stata oppressa!

 

 

 

Il Passo dell'Oregone

 

 

Ma torniamo alla salita...comincia la ferratina e bisogna arrampicarsi in mezzo alla gola visibile sulla sinistra...

 

 

 

 

Una volta raggiuntala, rimango spiazzato quando affacciandomi dal buco mi accorgo che la cima non è proprio vicina. E' laggiù a destra nell'immagine che segue, un puntino nero che non ho proprio voglia di raggiungere.

 

 

 

Panorama verso la cima del Peralba; a sx sullo sfondo il Triglav

 

Dunque come Messner che ad un passo dalla mèta decide di rinunciare alla vetta, incavolato anche col Papa che a quanto pare la vetta l'ha raggiunta alla bella età di 68 anni decido di fermarmi. Per giustificare in parte la sconfitta ci sono le nuvole che coprono le cime.

Ho raggiunto quota 2600m ne mancano 97 alla vetta ma mi siedo, bevo e scatto le panoramiche di rito col cellulare che in questo campo se la cava egregiamente.

 

 

 

Panorama verso Est

 

 

Panorama verso Nord

 

Zoomando appare il Grossglockner distante 50 km in linea d'aria:

 

 

E per conferma:

 

 

Sotto più in basso la parete verticale del Pic Chiadenis scompare sempre più spesso tra le nuvole e del Triglav più a Est non c'è più traccia:

 

 

Faccio dietrofront e la discesa risulta più facile della salita...strano ma vero! Forse l'ansia e il fiatone dovuto al poco allenamento dell'anno prostatico hanno influito non poco....Posso ora rilassarmi e dedicarmi alla botanica:

 

 

 

Senecio carniolico (Senecio carniolicus)

 

 

 

 

Ranuncolo alpestre (Ranunculus alpestris)

 

 

 

Salice reticolato (Salix reticulata)

 

 

 

Silene acaule (Silene acaulis)

 

 

Fiori e piante in genere garantiscono il rilassamento perpetuo in particolare se si tratta di crisantemi!

 

 

Campanula dei ghiaioni (Campanula cochleariifolia )

Doronico dei macereti (Doronicum grandiflorum)

 

 

E con il monumento che ricorda il fiume sacro alla patria, chiudiamo la nostra escursione al Monte Peralba.

 

 

 

 

 

Santo pàpa....la cima del Peralba, Lui l'ha raggiunta e la cosa mi rumega mica poco!

Forse era in diretta corrispondenza col creatore mentre io, ateo militante.....

 

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