AI PIEDI DEL COPPOLO

 

 

Cima d'Asta - Coppolo - Cima di Cece

 

Prendete una cartina della Tabacco o della Kompass, apritela e puntate il dito sul limes non quello romano ma veneto. Stiamo parlando della provincia di Belluno quella che escludendo Cortina racchiude un mondo a parte che a scoprirlo è praticamente inutile andare altrove.

E' la curiosità che conduce alla scoperta dei luoghi e ai possibili incontri con gli esseri umani che ci vivono; e la curiosità che magari ce l'avevi già da giovane, la coltivi quando l'età avanza, quando mettersi in moto per mete lontane ti costa fatica e magari non ne vale proprio la pena.

Se poi metti sul piatto la sostenibilità e il fatto che le riviste patinate ti fregano, ecco che rimani volentieri vicino a casa.

Tornando al " limes  " capita spesso che lì non ci viva più nessuno.

Attraversi interi paesi dove le case hanno le persiane chiuse e campeggiano le scritte " VENDESI ".

San Donato ai piedi del Coppolo è uno di questi e la strada per raggiungerlo non è proprio comoda. Esiste una tabella oraria che obbliga il viaggiatore a non transitare in alcune ore dato che l'incontro con l'autobus di linea implicherebbe una lunga retromarcia con un bel strapiombo a sinistra.

E' quello che mi è capitato quando ho incrociato una betoniera da 30 ton.....250 m. in retromarcia non son pochi....buono che l'autista guida da 50 anni e ha una certa esperienza.

Qui si potrebbe aprire un capitolo e parlare della grande ampiezza di vedute degli amministratori più o meno locali: se grandi fette del paese sono oramai deserte è dovuto non solo alla mancanza di lavoro e in quel caso la variabile è alquanto aleatoria, ma anche alla mancanza di collegamenti stradali adeguati e in questo caso la mancanza di visione è quella dei politici < taliani > che dal tempo di Garibaldi e del Gattopardo si facevano gli affaracci loro e solo quelli.

Spesso le strade sono state costruite quando la gente non c'era più; i buoi erano scappati dalla stalla, addirittura emigrati oltreoceano.

Chi potrebbe vivere oggi in Val dell'Avien? Un pazzo! Ma in luoghi meno selvaggi se le condizioni al contorno fossero quelle minime qualcuno ci poteva restare.

E non bastano ovviamente le strade che servono per raggiungere il negozio in paese, potrebbe servire ad esempio l'acqua corrente potabile che non mi è chiaro perché esiste l'abitabilità senza la prima. Mistero della fede con una burocrazia inspiegabile e sorda alle necessità dei residenti e non. La risposta c'è ed è sempre quella: non ci sono i soldi.....o meglio ci sono per le Olimpiadi Invernali della Sostenibilità con milioni di euro per una pista da bob, sport praticato da milioni di persone!

Ie piasse un colpo a qualcuno di noto e meno noto che foraggia i soliti cementificatori italici.

 

 

 

Mappa con la salita alle pendici del Coppolo da Le Ej

 

 

La mappa di Koomot e qui mi contraddico con quanto riportato nell'introduzione ( ma ovviamente posseggo le cartine Tabacco della zona ), non comprende il paese di Lamon, quello dei fagioli a 20 Euri/Kg dei tempi del Fabianski, paese che obbligatoriamente bisogna raggiungere per arrivare ai piedi del Coppolo.

Lamon all'inizio della Valle dello Schener è a 20 minuti da Caupo e dunque la strada da percorrere è breve.

Dal paese due strade conducono a San Donato: quella a Ovest e quella a Est che sale a Le Ej e poi scende dall'alto. Le ho percorse entrambe sia con l'auto che con la Ebike.

La prima escursione investigativa è avvenuta in aprile, seguita poi dalla salita parziale al Coppolo e all'ulteriore escursione con la Ebike in Val Nuvola.

Veniamo ad aprile...

 

 

 

San Donato fotografato dalla strada per la Val Nuvola

 

 

 

 

Il campanile di San Donato fotografato dalla strada proveniente da Lamon

 

 

Il nucleo più antico del paese è a ridosso del campanile che è lontano dalla chiesa costruita vicino al cimitero. La visita dell'ultima dimora è d'obbligo perché può portare a qualche sorpresa:

 

 

Fu Giovanni e fu Giacinto

 

Notare che Giacinto fu Giovanni visse fino al 1921 mentre Giovanni fu Giacinto morì probabilmente alla fine della prima guerra per la spagnola e dunque non sopravvisse al padre. I destini s'incrociarono nei nomi e non poco.

Ma l'altra tomba che desta curiosità è la seguente:

 

 

 

 

Nell' anno 1921 qui è nato un prete - trappista - eremita che per vivere in solitudine scappò in Libano. L'errore suo più grande non è stata la scelta di vita alquanto dura, ma scappare in Libano ( lì c'erano le bombe negli anni 70 ) alla ricerca della solitudine. San Donato ai suoi tempi, guerra a parte era sicuramente più popolato di oggi ma per la solitudine poteva rimanere a casa sua che 50 anni dopo se il paese non era deserto era abitato forse qualche mese d'estate come rivelano tutte le persiane chiuse e le porte sigillate.

Letti gli opuscoli a lui dedicati reperibili nella chiesa, la prima méta a cui mi sono indirizzato è stata la casa natale, forse la meglio conservata del paese dove le costruzioni ora adibite a seconde case sono fin troppo moderne e nulla rimane dell'antico.

 

 

 

Il venerabile Padre Romano Bottegal

 

 

Ho imboccato poi un sentiero poco battuto parallelo alla Val Nuvola e immerso in un bosco silenzioso di faggi....una poiana si è involata a pochi metri da me e cinque minuti dopo, invisibile, un capriolo ha fatto la stessa cosa con reciproco spavento.

 

 

 

Il bosco di faggi

 

Si scende poi in Val Nuvola nome alquanto poetico; la frazione omonima è sospesa sui prati, praticamente al confine tra Veneto e Trentino che qui furono e sono tutt'ora collegati solo da sentieri poco battuti.

Percorrerò la strada forestale costruita probabilmente durante la prima guerra con la Ebike, cosa che mi permetterà di sconfinare nel Tesino passando per le Grotte omonime difficilmente raggiungibili dai turisti perché non accessibili in auto.

Quel giro si chiude passando per Roa scendendo lungo la SP212 per poi risalire dal fondovalle dove scorre il torrente Senaiga fino a Lamon, rientrando nel territorio bellunese.

 

 

 

Val Nuvola con M.te Agaro (m.2062)

 

 

 

Nuvola

 

 

A piedi lungo la forestale in circa mezz'ora sono poi ritornato a San Donato. Un'altra delle possibili escursioni è quella alla cascata sul torrente Senaiga più in basso nella gola, a ridosso della frazione visibile nella foto:

 

 

 

 

Ripresa la macchina sono salito però a Le Ej per capire un po' meglio la geografia del luogo.

 

Fioritura d'aprile: primula maggiore

 

All' albergo ristorante " Al tajol " ho avuto una piacevole conversazione " sui massimi sistemi " inerenti il turismo, con la cuoca Alina tutto fare o quasi; per sua ammissione non si dedica alle fioriere che lascia alle cure della mamma. Un mese dopo ho pernottato ivi due notti e posso assicurare che i piatti erano semplici e gustosi come il buon risotto al rosmarino.

Noi " bolzanni " di età avanzata, non siamo abituati a mangiar come i " belumat " e abbiamo rinunciato a qualche portata limitandoci agli assaggi.

L'obiettivo di quel fine settimana era la salita al Coppolo per la via normale ma il tempo di maggio è stato un incubo e la nebbia copriva le cime al che il dubbio, se proseguire oltre il punto B della mappa introduttiva, era lecito.

In ogni caso è stato interessante osservare delle belle fioriture gialle e rosa ossia quelle dell'Orecchia d'Orso e del Rododendro Cistino:

 

 

Primula auricola (Primula auricula)

 

Rhodothamnus chamaecistus (Rododendro cistino)

 

Tra le altre scoperte questa volta a carattere storico, c'è quella del soldato Jozsef Kiss asso dell'aviazione asburgica; il " Barone Rosso " dell' aquila imperiale, cadde con il suo aereo in questa zona impervia nel 1918 probabilmente in seguito ad un duello aereo visto che il fronte, quello del Grappa, era molto più a Sud..

 

 

In memoria di Jozsef Kiss

 

Diciamo che lo Jozfes non mandava Kiss ma sparava a destra e manca ricevendo risposta uguale e contraria e dunque....

Poco più in sù il sentiero si divide e si hanno due alternative: o si segue la via normale o si piglia la direttissima ossia il tratto attrezzato:

 

 

Una seconda ferrata ossia la " seconda tratta " è quella che sale proprio alla cima del Coppolo visibile nella foto che segue in un momento in cui la nebbia è brevemente scomparsa.

Per le ferrate sono sicuramente fuori allenamento e dunque fino al famoso punto B sono arrivato lungo il sentiero normale facendo comunque ben attenzione a dove mettevo i piedi che lassù tutto è molto scosceso.

 

La cima del Coppolo (m.2069)

 

 E poi dietrofront che davvero la nebbia squarcia il velo poco e rompe e i cabasisi molto:

 

Lungo il sentiero 821

 

Ecco cosa si vedeva < male > da lassù in direzione di Lamon e di Le Ej:

 

Panorama verso Lamon e i prati di Le Ej

 

Ecco cosa si vedeva invece girando lo sguardo verso Ovest. Il paese in basso è San Donato e i tornanti sono quelli che scendono da Roa sul versante Tesino che non è affatto chiaro perché sia tale visto che sotto scorre il Senaiga affluente del Cismon. Misteri buro demo pluto topolino cratici geo locali di lontana memoria.

 

San Donato visto dal sentiero del Coppolo

 

Ritornati a Le Ej abbiamo fatto merenda e su suggerimento della cuoca Aline abbiamo dato un'occhiata ai prati lì intorno per fotografare i narcisi, una delle tante meraviglie della Val Belluna o per meglio dire delle Prealpi Venete:

 

Narciso dei poeti (Narcissus poeticus)

 

Come scoprirò nella gita in bicicletta, da quelle parti crescono altre meraviglie ma sono giunto ivi in ritardo che la fioritura era quasi alla fine:

 

Asfodelo montano (Asphodelus macrocarpus)

 

L'asfodelo cresce proprio sui prati poco sotto a Le Ej:

 

 

 

 

 

 

 

E con questa immagine scattata a giugno durante l'ascesa a Le Ej lungo i 10 km che la separano da Lamon si conclude il reportage sul Coppolo e relative pertinenze.

 

 

 

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