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Venerdì 30 maggio 2004 alle ore 18.30 fissata con l'ultimo elastico la bicicletta sul camper e invitato l'Oscar, amico di vecchia data a salire in cabina, siamo partiti per Lavarone e precisamente per il Passo Vezzena. Da tempo avevamo programmato una gita sull'altopiano e finalmente quel momento tanto atteso era arrivato.
L'altopiano di Lavarone oltre ad essere un bellissimo posto ricco di prati e boschi è famoso per gli avvenimenti relativi alla prima guerra mondiale. Qui passava la linea di confine tra lo stato italiano e quello austro-ungarico. Gli austriaci già dagli inizi del 900 avevano realizzato un sistema difensivo costruendo numerosi forti.
Vicino al passo Vezzena troviamo infatti il forte Busa Verle, più in alto a strapiombo sulla Valsugana lo Spitz Verle e poi ancora quello di Luserna e infine il forte Belvedere il meglio conservato di tutti e oggi trasformato in museo storico della guerra. |
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Parcheggiato il mezzo in prossimità del Passo Vezzena m.1400 dopo aver tracannato mezzo litro di grappa, il buon Oscar si cingeva ad addormentarsi.
Tra i vari sogni o meglio incubi che lo perseguiteranno per la notte intera ci sono da annoverare l'acquisto della Crysler da 33.000 Euro, la scelta della località balneare dove trascorrere le ferie di luglio, quella invece relativa ad agosto, l'acquisto del secondo PC portatile etc.etc ....
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….insomma il ragazzo ha un sacco di problemi economici come tutti gli altri che normalmente frequento e da buon amico, ho pensato di distrarlo un po' allontanandolo dalla famiglia che mi ringrazia sentitamente...
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Sta di fatto che sto rompiballe alle 5.00 era già sveglio!!! Sotto minaccia è rimasto immobile fino alle 6.30 ma non c'è stato nulla da fare: alle ore 7.00 i nostri
" Biker " erano già in sella!
Il percorso si sviluppa nella parte Est dell'altopiano appena al disotto delle cime che si affacciano sulla Valsugana. La salita è percorribile con un minimo di allenamento e i primi chilometri, quelli in territorio trentino sono asfaltati.
La luce del sole del mattino filtra tra i rami ....
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La vista spazia sui prati e le malghe che hanno il cielo come sfondo......
Non è una giornata eccezionale, c'è una lieve foschia e verso le cime più alte fanno capolino le prime nuvole....
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Sullo sfondo è la Cima Portule (m.2307) con la lunga dorsale mentre in primo piano è la Cima Larici (m.2033).
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Malga Larici m.1650 posta dei cavalli; vi giungiamo dopo aver percorso circa 12 km.
L'Oscar sorseggia un cappuccino corretto grappa mentre io mi accontento di un té.
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l tratto più difficile del percorso che ci porterà dopo altri 8 km a Bocchetta Portule è reso difficoltoso dal fondo piuttosto sassoso ma stringendo i denti, riusciamo a non scendere di sella se non per fotografare una bellissima coturnice.....
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All'inizio della grande guerra, da questa feritoia i cannoni italiani sparavano in direzione del Forte Verle e di Cima Vezzena. Nella foto che segue si vedono Cima Manderiolo (m.2049) ed i prati di Malga Larici.
Dopo il 1916 la linea del fronte si spostò verso Sud e gli austriaci sistemarono quassù una teleferica per rifornire di armi e viveri i propri soldati che combattevano nella zona dell'Ortigara. Dopo la foto di rito l'Oscar nevrotico era già in sella inseguito da chissà quali fulmini.
Ancora una volta non è stato possibile conquistare la cima dell'Ortigara, ma prima o poi con Oscar o senza di lui... |
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..... VIVA LA BIKE ......
E concludiamo dando il giusto spazio ai due protagonisti:
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