MUSEO CIVICO DI BASSANO
Il chiostro di S.Francesco con gli spazi attigui, ospita il Museo Civico di Bassano dove tra le varie raccolte d'arte è possibile ammirare quella dedicata delle opere di Antonio Canova (1757-1822).
Appartengono invece al Lapidario le statue acefale qui riprodotte compresa l'indicazione dell'uscita d'emergenza...stavo pensando se eliminare il cartello con Photoshop ma forso il tocco metafisico arricchisce lo scatto...mah....chissà.
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A piano terra sono esposte numerose ceramiche greco-italiote provenienti dalle necropoli pugliesi e donate al museo da Virgilio Chini (1901-1983).
Chini, insigne medico e studioso, scienziato, insegnante, conoscitore del latino e del greco, amante della storia, della poesia e dell'arte. Professò a Bari sua città di affezzione, e formò decine di medici e primari operanti specie nel Mezzogiorno d' Italia. Amava citare spesso il detto di Ippocrate:
Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile
"La vita è breve, l'arte è lunga, l'occasione fuggevole, l'esperimento pericoloso, il giudizio difficile".
Non meno consistente è la pinacoteca con opere dal XIII al XX secolo:
" Crocefissione " (1332) di Guariento di Arpo
Il museo possiede inoltre la principale raccolta di quadri di Jacopo da Ponte (1515-1592); la " Fuga in Egitto " è senza dubbio la meglio riuscita con quello splendido paesaggio veneto " intatto " che fa da sfondo:
" Fuga in Egitto " (1534) di Jacopo da Ponte
Ma vediamo la sezione canoviana dove sono esposte numerose teste: della Pace, di Calliope, di Tersicore e di qualche bella fanciulla presa dal campionario d'epoca:
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Segue la copia in gesso della " Madonna penitente " di cui l'originale in marmo che si trova a Genova è databile intorno al 1795:
Il pezzo più importante è " La Venere Italica " sempre in gesso. L'originale in marmo è agli Uffizi; come ebbe dire il Foscolo più che una statua era una bellissima donna...pudica nel gesto, spaventata dallo sguardo truce del pugile sullo sfondo..
" Venere Italica " (1812) di Antonio Canova
Non poteva mancare la bella testa di Napoleone, il gran ladrone degli italici capolavori; buono che il Canova, indiscusso artista di fama europea dopo la caduta del generale corso si diede da fare per recuperare un po' di opere e questo almeno per l'Italia, fu l'unico aspetto positivo dell'epoca della Restaurazione.
" Testa di Napoleone Bonaparte "
C'è anche la testa dell'autore:
E non potevano mancare gli amorini alati ...estratti dal pallottoliere....
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Chiude un autoritratto con il < leon > in primo piano:
Bassano città piccola e discreta offre al visitatore tre musei davvero interessanti.....il terzo della lista è quello dedicato ai Remondini, una famiglia che ha costruito la propria fortuna sulle stampe di opere d'arte, santini, carte da gioco e carte da parati.
Queste stampe come vedremo girarono per mezza Europa grazie a dei viaggiatori instancabili: i cromeri del Tesino......