E' l'ultima delle "imprese alpinistiche" dell'anno 2010 quella di cui mi accingo a scrivere.
La data è decisa da tempo; il C.A.I. di Appiano ha in programma per l'11 settembre la salita alla Palla Bianca (m.3739), cima isolata e spettacolare appartenente alle Alpi Venoste.
Esistono tre itinerari distinti per raggiungere la vetta e tutti si collegano al Passo della Vedretta (Hintereisjoch m.3469).
Si può accedere da Nord ossia dalla Val Lunga che parte da Curon Venosta sul Lago di Resia e prevede come rifugio di appoggio è il Pio XI (m.2544). In questo caso bisogna prima raggiungere la Forcella di Palla Bianca (m.3362) e successivamente il passo sopra menzionato.
L'itinerario tradizionale è quello da Sud-Est ossia dalla Val Senales lungo la cresta di confine che parte dal Rif. Bellavista (m.2842).
L'ultimo itinerario è quello dalla Val Mazia che s'imbocca un po' prima di Malles Venosta e termina al Glieshof a quota 1900m circa.
Dato il notevole dislivello, bisogna in ogni caso avere a disposizione due giorni per effettuare questa escursione d'alta montagna.
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L'itinerario che abbiamo seguito è il terzo per cui siamo partiti sabato pomeriggio e abbiamo raggiunto il Rif. Oberettes a quota 2677m. dove abbiamo pernottato: Nel giorno successivo abbiamo scalato la vetta.
La scarpinata fino al fondovalle con un dislivello in discesa di 1800 m. metterà a dura prova ginocchia e piedi ma questo è lo scotto che bisogna pagare, compensato pienamente dall'avventura su ghiaccio. Le immagini sopra sono quelle dell'alta Val di Mazia prima della ripida salita che conduce al rifugio, posto su un bel dosso panoramico ai piedi dell'Ode Locher una cima di quasi 3000m.
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Alle 19.30 siamo a tavola e il menù e la qualita è esattamente quello di un ottimo ristorante; ma lo sappiamo siamo in Sudtirol!
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Valga un'osservazione: gli amanti della montagna sono giovani piuttosto stagionati ma il grigio non inganni l'osservatore, qualcuno di quelli è salito sull'Ortles una ventina di volte!
Ortles (3902 m.) dicevo, eccola qui la massima cima delle Alpi Orientali, nella luce del tramonto, fotografata utilizzando il massimo ingrandimento ottico-digitale della fida G11:
Mi diceva uno dei compagni di cordata che la salita di questa montagna è oggi alquanto difficoltosa a causa del ritiro del ghiacciaio che ha messo a nudo la roccia infida e franosa. Va beh non lo includeremo nelle prossime avventure...le avventure è importante viverle e possibilmente raccontarle di persona.
Il Rif. Oberettes è una struttura nuova e moderna con camerette confortevoli, letti comodi con piumino.....ma la questione di fondo è che per l'indomani la sveglia è fissata alle 5.30 e il cervello a dormire non ci vuol proprio andare. Bisogna preventivare anche questo, nelle escursioni in quota.
E' l'alba o meglio è buio pesto e dopo una colazione abbondante alle ore 6 siamo in cammino. Gli esperti muniti di torcia aprono la via ripida e faticosa che aggira da Ovest l'Ode Locher. Ore 6.52 (5.52 solari) i primi raggi illuminano il Gran Zebrù, il Monte Zebrù e l'Ortles. Incontriamo qui a circa 3000m. di quota, le prime tracce di neve.
E la méta dove sta? E' laggiù ancora immersa nell'ombra; alle ore 7.13 raggiungiamo i piedi del ghiacciaio occidentale il Matscher Ferner dove ci fermiamo per indossare ramponi, imbragatura e formare tre distinte cordate:
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Siamo i primi a partire e Guido è il primo di cordata:
La salita è spettacolare, il paesaggio non è da meno e me la cavo con fiato e tutto il resto:
Sono le ore 8.35:
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Alle 9.18 siamo al Passo della Vedretta; abbiamo impiegato circa tre ore dal rifugio. E qui vista la breve ma utile sosta sono d'obbligo due panoramiche:
La prima verso Sud-Est in direzione delle Dolomiti:
Si osservano la Marmolada a sinistra e poi il gruppo del Catinaccio, del Latemar al centro, la Pala Santa, il Corno Bianco e Nero. Dietro al Passo Carezza le Pale di S.Martino mentre più a destra la lunga catena del Lagorai.
La seconda panoramica è caratterizzata da un angolo di ripresa maggiore e quindi un minor ingramdimento:
A sinistra sono le cime di Confine della Val Senales; il ghiacciaio appena visibile è l'Hintereisferner in territorio austriaco; chi proviene dalla Val Senales deve attraversare la cresta in basso per raggiungere il Passo di Vedretta. La nera piramide della Cima della Sorgente (m.3517) divide in due la foto; alla sua destra si intravede l'Orecchia di Lepre, più in la il Cevedale e l'Ortles.
Ma ora arriva il bello; una rampa alquanto ripida permette di raggiungere il panettone sommitale, la Palla Bianca dunque:
E davvero ripido e duro questo tratto con un dislivello pari a 200 metri, ma allo stesso modo è davvero spettacolare:
Ma eccoci infine all'ultimo tratto e qui le nostre mire di conquista si sono infrante con la dura realtà. La cima non è il panettone, bisogna attraversare due creste rocciose con i problemi del caso, ossia togliersi i ramponi con notevole dispendio di tempo e energia. Già ricordavo nell'impresa del 1985 che raggiungere la croce era tutt'altro che facile. Qui le nostre cordate si sono incrociate, il nervosismo degli accompagnatori è quasi sfociato in litigio e allora per prudenza e stanchezza abbiamo fatto dietrofront accontentandoci di aver raggiunto la quota di 3720m. sulla dorsale ghiacciata. Il tratto terminale lungo circa 50-60 metri non è particolarmente difficile ma può diventare pericoloso in caso di vetrato, nei punti più esposti, o di affollamento di cordate come nel nostro caso.
La salita è terminata dunque alle ore 10.15 dopo 4.15 ore di cammino.
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E' il Gepatschferner il ghiacciaio sullo sfondo; è quasi tutto in territorio Austriaco. A sinistra in basso il ghiacciaio scende nella Val Lunga.
Ma signori è tempo di ritornare, il vento in quota è piuttosto forte, fa freddo ed è opportuno scendere:
Non lo sapevo ancora, ma al rifugio ci aspettava la banda per i festeggiamenti del caso:
Parola di Ric.
P.S.
Un paio di immagini storiche; è il 1985 quando con Rosanna e l'immancabile Patauniks scaliamo la Palla Bianca lungo la cresta Sud-Est, dopo aver pernottato al Rif.Bellavista:
E' l'Hintereisferner e dunque il versante Est della Palla Bianca, tutto in territorio austriaco. A sinistra la Palla Bianca, poi la Forcella omonima e più a destra la Cima Langtauferer di 3520m.
Palla Bianca da Est |
Verso il Passo Vedretta |
Due immagini per i glaciologi eseguite nel lontanissimo 1985:
Il versante Sud - Ovest |
Il versante Nord |