Gita di fine estate sui Monti Sarentini

 

Dopo un periodo di forzato riposo causa infortunio in terra di Francia, ho ripreso in mano la fedele compatta e l'ho portata con me sui monti, intenzionato a provarne il corretto funzionamento. L'infortunio si badi bene è capitato alla macchina fotografica e non al sottoscritto. Buono che la Coolpix era ancora in garanzia altrimenti la sostituzione dell'obiettivo mi sarebbe costata un occhio. Me la sono cavata con 15 Euro di spedizione. La riparazione è consistita nella sostituzione dell'ottica ma la macchina, testimone Tonno&Figlio, non ha subito alcun urto; probabilmente era l'accoppiamento ottica-sensore CCD a costituire il problema, dato che l'esposizione delle immagini risultava errata. La vera causa del malfunzionamento lo sanno solo le colline intorno a Verdun, conclusione tragica di un viaggio dedicato ai cimiteri di guerra francesi. E' probabile che la Coolpix un po' depressa, si sia rifiutata di immortalare le migliaia di croci che costellano i luoghi delle sanguinose battaglie della prima guerra mondiale sul fronte occidentale.

 

 

 

 

E veniamo ai Monti Sarentini. L'Oscar impavido e incurante delle nuvole che da Ovest ci osservavano minacciose, aveva deciso per il Mittager una cima posta leggermente più a Nord dei famosi ometti di pietra o < Steinernen Mandln >. Sul Mittager arrivano gli impianti di risalita di Merano 2000 e da lassù si osserva un bel panorama a Est sulle Dolomiti e a Ovest sui picchi Ivigna e punta Cervina . Questo se le nuvole lo permettono.....

 

 

 

 

A Ovest sui prati dove brucano poche mucche parenti a quanto pare degli yack tibetani, (tesi non sostenuta dalla mia collega di chimica ) spunta il Picco Ivigna...

 

 

 

 

Qualche raggio di sole riesce a filtrare tra le nubi .....

 

 

 

 

e aggiungo a fatica...ma in ogni caso sono pronto a ribadire che è preferibile un cielo nuvoloso ad un cielo completamente azzurro ed inespressivo....

 

 

 

 

Siamo quasi giunti sulla cima....

 

 

 

 

e il contrasto tra il colore dorato dei prati e i boschi scuri di abeti permette qualche bella ripresa...

 

 

 

 

Sorseggiato un "Finest Lipton Tea" nel rifugio dove un bel fuoco crepita nel camino, annunciando l'arrivo imminente dell'autunno e sbirciata con l'occhio di pesce la bella cameriera straniera dagli occhi a mandorla, i nostri si rimettono in cammino. Scelta opportuna questa, le prime gocce di pioggia bagnano già i prati....

 

 

 

 

Ultime luci a Est, per la foto migliore, quasi un perfetto BN.....

 

 

 

 

A Zacchero fresco di Savignano sul Rubicone questa foto ricorderà sicuramente i paesaggi di Ansel Adams! Con ciò non voglio certo dire che l'Ansel se la cavi peggio del sottoscritto ma ....

P.S. Un saluto ai compagni di viaggio Stefania, Gino e l'Oscar

P.S. Perchè un taglio Magossiano alle immagini di questa puntata? Se si osservano bene le foto, quasi tutte presentano diversi piani prospettici. Il taglio "panoramico" mette in risalto l'orizzontalità della foto e valorizza ancor meglio questo susseguirsi di piani....ma ovviamente questa è solo la mia opinione! 

 

 

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