SULLE COSTE DI ARINA

(LUNGO IL LIMES)

 

 

La mappa

 

Arina e dintorni

 

Ancora una volta sono alla ricerca dei luoghi poco conosciuti lungo il confine tra la provincia di Belluno e quella di Trento. Arina è uno di questi e si raggiunge da Lamon attraversando il torrente Senaiga che attraverso uno sbarramento, forma il lago omonimo ( in basso a dx nella cartina ). L'emissario della diga si getta poi nel Cismon. Quei fuori di testa di veneti vorrebbero costruire una diga sul Vanoi che tutto l'esistente non gli basta ancora. La loro " sostenibilità " è per le ditte che producono cemento armato!

Quest'anno alias il 2024 d.C. ho effettuato tre spedizioni in loco e il materiale fotografico raccolto è imponente.....sto soffocando sotto i file digitali da 9 Mega raccolti tramite la nuova G5X Mark II da 10 ton che non entra nello zaino.

Il materiale del reportage è prevalentemente quello invernale quando, come sosteneva il fu Bernacca, l'anticiclone delle Azzorre è stabile e difficilmente si scorge una nuvola in cielo. Dunque non nevica quando dovrebbe nevicare e non piove fino a fine marzo. Aprile e maggio invece sono due mesi da cancellare dall'anno solare e se non approfitti di qualche temporanea schiarita rischi di chiuderti in casa e passare il tuo tempo a realizzare siti come questo. In pratica i reportage trascritti arrivano a fine anno e potrò vivere di rendita mentre le poche volte che metto il naso rosso fuori casa, ne faccio repentinamente degli altri che del doman non c'è certezza!

Da Lamon proseguendo verso Nord la strada principale conduce a Castel Tesino ma o hanno dimenticato il cartello stradale o effettivamente è interrotta e tutto questo da fine gennaio. Il Trentino è comunque raggiungibile da Arina ma anche dal Col Perer.

Giù in basso nella forra scorre il torrente Senaiga e oltrepassandolo si sale con numerosi tornanti fino ad Arina che pare sia cresciuta lungo la costa ripida del monte. Per le frazioni di fronte è la regola e guarda caso una si chiama Costa ed è diviso in due dalla strada che conduce a San Donato al Coppolo.

 

 

Il Coppolo e la frazione di Costa lungo la strada per S.Donato

 

 

Più a Ovest il panoramo è chiuso dal M.te Agaro, mentre più a Est del Coppolo ci sono le Vette Feltrine e ancora più a destra il Tomatico i cui piedi stanno immersi nella nebbia della Val Belluna.

 

 

M.te Agaro - Le Vette - M.te Tomatico

 

 

 

In tutti i paesi del sacro suolo della patria non mancano le lapidi che ricordano le due guerre mondiali. Chissà dove sono i poveri resti dei dispersi della seconda guerra mondiale. Nelle lande ghiacciate del Don durante la ritirata di Russia? Ma non si può dar la colpa al solo matto che comandava allora che i seguaci ed esaltati erano più di uno.

 

 

 

 

 

Ma prendiamo il sentiero E11 che conduce a Chiappini una piccola frazione dove pare vivano tutto l'anno alcune persone. Il sentiero è carreggiabile ma è asfaltato solo in parte:

 

 

 

 

E' probabile che alla realizzazione della strada abbiano contribuito i personaggi riprodotti nella foto seguente che vista l'automobile deve risalire sicuramente a metà del secolo scorso:

 

Operai di mezzo secolo fa

 

La foto è appesa ad una bacheca nello spiazzo dei Gai che si raggiunge con una piccola deviazione dalla strada principale.

Tornando sul percorso principale come è consuetudine nei luoghi del limes troviamo molte dimore abbandonate e altre restaurate di fresco che qualche parente volonteroso e nostalgico non ha voluto abbandonare la casa dei suoi aviti all'oblio. Non manca lo spirito artistico:

 

Metafisica di Arina

 

 

Ma lì accanto i balconi fanno fatica a reggersi da soli:

 

 

Porte, come occhi spalancati e l'occhiata è d'obbligo:

 

 

Il pensier non fingo mi soffermo per un attimo sulla fatica di cavare quelle pietre dalla montagna e metterle una sull'altra per costruire una casa, un fienile, una stalla....

Tempo ciclico, tempo della salvezza o tempo della distruzione e della polvere....Mancuso Vito teologo onnipresente sul set dei festival culturali è per quello ciclico a spirale ascendente....Mah!

L'abbandono dei luoghi non segue quella via a mio avviso; l'entropia legata al vivere qui non fa che aumentare anche se la natura non fa altro che riprendere i suoi spazi.

 

Panchina del pensiero sui massimi sistemi

 

Panchina bella ma tutte quelle volute sembrano suggerire che il pensiero è involuto...

 

Ex cucina economica

 

Le liane a fine gennaio sono in piena fioritura se così si può dire e nel controluce danno il meglio di sé:

 

 

Si raggiunge infine la frazione di Chiappini dove è evidente che alcuni proprietari hanno sistemato le dimore di un tempo. Ognuno ha fatto come poteva per cui il borgo non si può dire " caratteristico ".

In ogni caso è fondamentale intervenire sul tetto altrimenti l'immobile crolla. Notiamo che i coppi di una volta sono stati sostituiti dalla lamiera sicuramente più economica e duratura.

Elegante il tratto lastricato che attraversa il paese; qui non è chiaro se tutti hanno contribuito alla sua realizzazione.....che poi le beghe e i rancori si manifestano facilmente.

In alcuni casi si arriva direttamente al danno...come ho potuto appurare per esperienza diretta.

 

 

Cappellina caratteristica nel centro della frazione

 

Nell'ultima casa abita Vittorio il giovane pastore o presunto tale visto che la sua esperienza in questo campo è solo agli inizi. Ha comunque svolto un lavoro massacrante per ricavare uno spazio adeguato al pascolo delle pecore di sua proprietà. Rovi e arbusti sono stati in parte eliminati ma a quanto pare la cosa non è gradita a tutti...

 

 

L'ho incontrato a maggio e abbiamo scambiato qualche opinione sui problemi della comunità dei pochi; nelle frazioni piccole abitano magari solo temporaneamente poche persone ma quelle poche si attivano subito per difendere il proprio orticello e mostrare i denti come i lupi...se non i coltelli.. e a farne le spese è il povero agnello sacrificale che non c'entra nulla.

 

Vittorio e le sue pecore

 

Augurando tanta fortuna al Vittorio in quel di gennaio facemmo ritorno deviando per Barbetta e la chiesa del Caravaggio da cui è possibile scendere ad Arina.

Lungo la via ho trovato più di una casa abbandonata....

 

 

 

Compagni di viaggio

 

La stufa economica verde

 

Pavimentazione artigianale in legno

 

Sono solo le 16 ma d'inverno le prime ombre già si allungano sulle valli profonde lasciando alle cime l'ultimo saluto al sole:

 

Panoramica da Arina

 

 

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