IL PAESAGGIO nella FOTOGRAFIA

 

 

 

L' invito

 

Nella sala comunale di Vadena il 14 e 15 maggio 1994 ci fu un memorabile fine settimana dedicato alla Fotografia con la F maiuscola a cui parteciparano tutti i soci del Fotoclub BZ e numerosi amici dei circoli di provincia e regione. In quegli anni la passione per la fotografia era ai massimi livelli e le mostre organizzate dal sodalizio erano ben più delle due canoniche di primavera e autunno, senza contare le personali.

Vittorino Rosati di Reggio Emilia, maestro A.F.I.A.P. illustrò il SISTEMA ZONALE di Ansel Adams considerato da tutti il massimo esperto della tecnica di ripresa e stampa del B&N.

Il sistema zonale messo a punto dal fotografo americano permetteva di ottenere negativi con una gamma tonale estesa, dal nero più profondo al bianco più luminoso.

In questo modo sul negativo era possibile registrare tutte le tonalità di grigio per trasferirle successivamente per quanto possibile, sulla stampa.

E' chiaro infatti che ogni passaggio dal negativo originale ( ma anche dal file digitale attuale ) alla stampa porta con sè normalmente delle difficoltà nella riproducibilità fedele della gamma tonale del soggetto ( difficoltà ancora più evidente nella riproduzione del colore ).  

 

 

 

 

 

Dispongo di tre libri tutti della Zanichelli, in cui viene spiegato il Sistema Zonale sia per quel che concerne l'esposizione del negativo che per la fase successiva ossia la stampa. Il terzo libro è una monografia dedicata al grande fotografo americano.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ricordo agli appassionati che Adams utilizzava negativi di grande formato normalmente a lastra e con caratteristiche chimiche insuperabili rispetto agli standard diciamo attuali. Lo stesso dicasi delle carte di stampa ricchissime di argento che visto il costo del prezioso metallo è andato via via scomparendo negli anni con ovvio scadimento dei risultati di brillantezza e gamma tonale.

Ho usato i verbi al passato perchè è chiaro che con l'avvento della fotografia digitale le tecniche che possiamo ormai chiamare " antiche " sono state abbandonate dai più, anche se alcuni maestri utilizzando il grande formato impiegano ancora la pellicola negativa. Un esempio è Michael Kenna ma parliamo anche in questo caso dei tempi andati visto la sua RETROSPECTIVA TWO è dei primi anni duemila.

Riguardo alle foto in esposizione sono state realizzate in tempi e luoghi differenti e appartengono a diversi portfoli.

Come si evince dalle immagini e in particolare dalla grana delle foto ho utilizzato pellicole con diversa sensibilità dalla PanF alla Tmax 100 e 400 ISO.

Riguardo al soggetto delle foto il denominatore comune è costituito dall'acqua che come uno specchio permette di riflettere il cielo con gradazioni di luminosità differenti. Dunque l'acqua del fiume, della laguna, della risaia e pure quella del mare.

In molte delle foto ho utilizzato il 20mm un obiettivo irrinunciabile a mio avviso nella fotografia di paesaggio.

Anche il filtro rosso e il polarizzatore sono stati adoperati in più di uno scatto per aumentare il contrasto ed evidenziare le nuvole.

 

 

 

Primavera 1990: nel delta del Po

 

 

 

Primavera 1990: Sacca di Scardovari

 

 

 

Marzo 1992: la casa galleggiante

 

 

 

Marzo 1992: nebbia sul grande fiume

 

 

 

Giugno 1993: il relitto Eden V a Lesina

 

 

 

Giugno 1993: il relitto Eden V a Lesina

 

 

 

Aprile 1994: lungo il Po

 

 

 

Aprile 1994: Lucedio nelle risaie del vercellese

 

 

 

Aprile 1994: Lucedio nelle risaie del vercellese

 

 

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