Monte Rite (BL)
MMM Messner Mountain Museum
Il M.te Rite (m.2181) dista da Seren del Grappa più di 80km; non pochi dunque, ma 40km in meno della distanza che lo separa da Bolzano.
Era una metà nel mirino da un paio di anni e l'abbiamo finalmente raggiunta anche per conoscere il Museo delle Nuvole.
Siamo passati per Agordo e successivamente saliti al Passo Duran (m.1605); una volta scesi a Forno di Zoldo abbiamo raggiunto il passo Cibiana (m.1536).
Per il ritorno abbiamo scelto un tragitto diverso: Valle di Zoldo - Longarone - Ponte delle Alpi - Belluno - Feltre, le distanze sono equivalenti, nel secondo caso maggiore è sicuramente il traffico.
Dal Passo Cibiana parte la salita a piedi o in pulmino che porta alla vetta. Ci vogliono circa 2 ore per raggiungere il museo e il rifugio, strutture che occupano entrambi quello che originariamente era un forte italiano della prima guerra mondiale.
Poco distante dalla vetta, dove il sentiero si ricollega alla strada percorsa dal bus navetta il panorama verso S-SO si fa già interessante:
Da sinistra il Sassolungo di Cibiana, a seguire gli Sfornoi con dietro le tre bellisime pale di Bosconero di cui la Rocchetta Alta è quella più a Ovest; sullo sfondo il M.te Serva (oltre il quale c'è Belluno), il Pelf e la Schiara, poi il Talvena e più a destra il Tamer e le Cime di S.Sebastiano che scendono precipiti sul Passo Duran che ha come sfondo l'Agner. Più a destra comparirebbe il Civetta nascosto però dal bosco.
Come dicevo molto spettacolare è il gruppo di Bosconero visibile solo parzialmente perchè nascosto dallo Sfornoi; le tre cime superano i 2400m di quota; ricordano le tre Cime di Lavaredo:
Alle nostre spalle fanno capolino montagne ben più imponenti che superano i 3000m; il Pelmo a sinistra e l'Antelao a destra incorniciano la Valle del Boite che conduce lo sguardo fino alla conca di Cortina:
Appaiono in ombra i Lastroni di Formin e la Tofana di Roces, poi la Tofana di Mezzo; sulla destra la Punta Nera, la Croda di Marcora e il Sorapiss
che un po' si confondono perchè sulla stessa direttrice:
Ma diamo ora un'occhiata al museo delle nuvole:
Sul tetto dove una volta erano piazzate le torrette girevoli dei cannoni, l'architetto ha pensato di sistemare delle strutture in cristallo raggiungibili dall'interno del museo; l'intento è quello di permettere di osservare il panorama anche dall'interno, di sentirsi in qualche modo sempre in contatto con i monti e le nuvole:
Entrando ci attende un lungo corridoio tappezzato da un lato dalle immagini aeree di Tappainer:
Ogni vano è occupato da una piccola mostra, dedicata a quelli che Messner ha ritenuto i personaggi più importanti nella storia dell'esplorazione delle Dolomiti:
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Ci sono mappe, schizzi, libri, scarponi e indumenti d'epoca, attrezzatura alpinistica e molti pregevoli aquarelli:
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Bello il colpo d'occhio dai gradini che conducono alle torrette e gradevoli e probabilmente studiati gli accostamenti cromatici tra le pareti e la fotografia stessa:
Guarda caso ho incorniciato proprio la fotografia che riprende il M.te Rite, il Sassolungo di Ciabiana, gli Sfornoi e il Bosconero. Dalla torretta appaiono ravvicinati gli ultimi due:
Ma torniamo all'aria aperta per osservare il panorama verso Est dove la trasparenza dell'aria sta migliorando:
Oltre le creste di Cibiana appare la mole imponente del Duranno, con le due orecchiette che lo fanno simile ad un diavoletto dispettoso.
Lasciamo il Rite dopo un ultimo sguardo al forte delle nuvole; è grazie all'intraprendenza del grande scalatore degli ottomila se questo luogo desta oggi la curiosità e l'ammirazione di tutti gli appassionati della montagna e della sua storia.
Un saluto dall'uomo di pietra che qui come al MMM di Castel Firmiano ammira silenzioso il paesaggio circostante. Qui il paesaggio è decisamente migliore!