"Pirra" 1906 di Edoardo De Albertis (1874 - 1950)
I MUSEI di NERVI
Nervi dista una decina di chilometri da Genova raggiungibile in 20 minuti utilizzando un unico biglietto valido sia per il treno che per la metropolitana. Per questo motivo ci siamo fermati due notti facendoci comunque pelare (170 euro a notte in mezza pensione con spaghetti aglio e olio e non al pesto!!! ) in questa località della riviera di Levante onde evitare la confusione della metropoli.
Luglio non è il mese più indicato per una visita della Liguria che si tratti del mare o della montagna. Il clima torrido di questa estate ha prodotto una fioritura precoce sui monti liguri caratterizzati da quote mediamente basse e non ho visto praticamente nessuna fioritura se non quella di qualche sofferente sassifraga condita con quella invece davvero imponente di lavanda selvatica più adatta ai climi caldi e ai terreni poveri e sassosi.
La riviera inoltre si presta più per le numerose e panoramiche passeggiate lungo la costa che per i bagni vista l'assenza di spiagge.
Nervi in particolare offre la possibilità di visitare ben tre musei localizzati tutti in un unico storico parco:
Tre edifici distinti ospitano opere pittoriche e sculture dal tardo 800 fino al primo 900; la Wolfsoniana conserva mobili e oggetti di arredamento del tardo liberty.
Il parco è famoso per le palme ma anche per altre specie esotiche che qui hanno trovato un ambiente ideale per svilupparsi fino a raggiungere dimensioni ragguardevoli come nel caso dell'Araucaria originaria del Sud America:
Non fosse per la ferrovia la zona verde sarebbe collegata direttamente alla passeggiata " Anita Garibaldi " prospicente al mare.
Al solito osservando le antiche foto nasce una sorta di nostalgia per la bellezza in parte perduta; le auto in particolare sono l'obrobrio moderno che ha distrutto l'estetica di paesi e città:
Questa e altre ville lungo tutta la costa erano le residenze dei ricchi commercianti genovesi ma anche dei nobili di mezza Europa innamorati della riviera, del suo clima e del suo paesaggio:
La Torre del Fieno in una foto d'epoca
Passeggiata Anita Garibaldi
"Marina a Nervi" di Giovanni Governato detto il Cromatico (1889-1951)
Tra i vari personaggi artisti o principi che fossero, amava soggiornare a Nervi anche lo scrittore Ernest Hemingway:
Ma vediamo qualche opera custodita nella galleria di arte moderna:
Villa Saluzzo G.A.M.
Abbiamo una importante e delicata scultura in terracotta di Arturo Martini (1889-1947):
La convalescente (1932)
Martini è lo scultore italiano più importante del 900 e rimando al sito seguente per eventuali approfondimenti: http://www.altritaliani.net/spip.php?article1673
"Pirra" 1906 di Edoardo De Albertis (1874 - 1950)
Il mito di Deucalione e Pirra è la variante greca di quello del diluvio universale; rispettivamente figli di Prometeo e Epimeteo, erano due anziani coniugi senza figli.
Gli Dei permisero loro di salvarsi dal diluvio in modo da far rinascere l'umanità. Questo fa capire come la cultura ebraico-cristiana abbia ripescato storie e leggende da altri popoli ben più antichi...l'originale non esiste!!
« Quando avvenne il cataclisma che noi chiamiamo diluvio oppure inondazione, tutta la razza umana perì a eccezione di Deucalione e Pirra che si rifugiarono sull’Etna, il monte più alto (si dice) che sorga in Sicilia. Essi non potendo sopravvivere per la solitudine, chiesero a Giove di concedere loro degli uomini oppure di annientarli come era successo agli altri. Allora Giove ordinò di gettare delle pietre dietro la schiena: quelle gettate da Deucalione divennero uomini, quelle da Pirra donne.
Questa è l’origine della parola laos (“popolo”), poiché in greco Laas significa pietra. »
Igino (1° secolo d.C.)
"Quindicenne" 1931 di Tullio Mazzotti (1899-1971)
La galleria ospita anche delle mostre temporanee; nelle varie sale erano esposti quadri e installazioni di Roberto Fanari:
Ma passiamo a Villa Grimaldi - Fassio che ospita la raccolta dei fratelli Frugone:
Non poteva mancare un Boldini con le sue magnifiche dame della Bella Epoque....questa è Miss Bell che come dice il nome o cognome che sia l'era davvero na ciofeca...
"Miss Bell" 1903 di Giovanni Boldini (1842-1931)
Giusto menzionare lo scultore simbolista Bistolfi che Su In Maloja ha collocato una sua opera all'ingresso del Museo Segantini di St. Moritz:
"L'Alpe" di Leonardo Bistolfi (1859 - 1933)
L'originale in gesso del bronzo che segue è del 1894 e fu presentato dall'artista alla II Triennale di Milano:
"Fanciulla che si pettina" 1936 di Paolo Troubtezkoy (1866-1938)
Il Risveglio 1934 di Edoardo Rubino (1871-1954)
Ed infine da ultima la Wolfsoniana; merita ricordare la frase del collezionista americano Wolfson che ha fatto dono all'Italia di questa importante raccolta:
"Benvenuti nella sede espositiva della Collezione Wolfson; le opere che vedrete e che conoscerete sono la testimonianza di uno dei periodi più densi di cambiamento della nostra storia recente.
Uscirete dal museo e dalla navigazione di questo sito con delle domande e delle curiosità.
È l'obiettivo del mio collezionare: “fare pensare le persone”.
...ma non sono interessato a cosa penserete: sarò solo contento di aver stimolato in voi la nascita di un'idea, di un ricordo, di un sogno".
Mitchell Wolfson Jr.
Tra le opere più raffinate ricordo quelle di Duilio Cambellotti (1876-1960); mobili e ceramiche sono di una raffinatezza ed eleganza uniche:
Le Curiose 1923
La Notte 1925
Cambellotti è considerato uno degli autori dell'Art Nouveau più importanti d' Italia. Fu incisore, xilografo, pittore, scenografo, architetto, decoratore, arredatore, designer, grafico, cartellonista pubblicitario, progettista di suppellettili e componenti d'arredo. Fu anche scultore, ceramista e illustratore.
Curò gli interni del Palazzo dell'Acquedotto Pugliese di Bari.....che dire di più?
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Le Civette
Un giorno forse saremo a Bari o a Latina ......per conoscere meglio questo artista a tutto tondo della prima metà del 900.
Per intanto assaporiamo qualche prelibatezza ligure all'ombra delle palme....per oggi tre musei posson bastare!
p.s.
http://www.parcoculturalenervi.it/it_passeggiata.html