NARCISI a PRIMAVERA
Narcisi? E' una pianta caratteristica delle Prealpi che cresce nei prati non troppo concimati della mezza montagna. La troviamo a pochi chilometri da Feltre a Pian di Coltura sopra Lentiai ma è diffusa anche sul Col Perer sopra Arsiè e a quanto mi dicono sul Tomatico.
Le quote diverse permettono all'escursionista di trovare questa specie in periodi leggermente diversi; salendo in altezza la fioritura arriva più tardi e se il tempo non ci mette del suo c'è una certa probabilità di vederla.
Quest'anno il tempo, quello atmosferico ha rotto non poco le scatole; un caldo eccessivo a marzo, un freddo anche quello eccessivo ad aprile e a quanto pare anche in questi primi giorni di maggio.
I fiori e i narcisi non sapevano più a che santo rivolgersi.....lo stesso dicasi delle viti, degli altri alberi da frutto e degli ortaggi con grande disperazione dei coltivatori.
Mettiamo poi sul piatto la grande siccità che ha caratterizzato l'inverno appena trascorso, la ciliegina sulla torta come si usa dire.
Narciso dalle foglie strette (Narcissus radiiflorus)
Fatto sta che i famosi narcisi li ho fotografati a Pian di Coltura sotto la pioggia e sul Col Perer pure. Più in su al Forte Leone quota 1500 metri nevicava il primo di maggio.
Pettinato all'indietro come un indomito cavaliere sembra sfidare il vento:
Ma se il narciso è davvero affascinante come ricorda il mito, non mancano di certo le altre varietà di fiori. Tra questi una specie prolifica la pervinca che forma estesi tappeti all'ombra dei carpini e noccioli; mirabili i suoi petali azzurri a forma di elica:
Pervinca (Vinca minor)
Incontriamo ancora qualche esemplare di Primula Eliator specie normalmente precoce; la Minor accompagna l'Epatica nelle fioriture di fine febbraio:
Primula maggiore (Primula eliator)
All'ombra sul limitare del bosco abbiamo estese fioriture di dentaria minore; ha dei caratteristici bottoncini neri (bulbilli ) attaccati allo stelo preposti alla moltiplicazione vegetativa. Questa pianta non è presente in Alto Adige e predilige normalmente i terreni calcarei caratteristici del territorio prealpino.
Dentaria minore (Cardamine bulbifera )
Dentaria minore (Cardamine bulbifera )
Per fortuna il 30 di aprile il sole ha fatto capolino tra le nuvole di Col dei Bof e ne ho approfittato per dare un'occhiata ai fiori della zona Patauna.
La saponaria nei versanti esposti al sole abbarbicata sulle rocce la fa da padrona; pianta decisamente rustica ben si adatta ai terreni siccitosi e ghiaiosi.
Saponaria (Saponaria ocymoides)
Più in basso sui prati l'azzurro del " Nontiscordardimé " accompagna il giallo del senecio una specie proteiforme: esistono specie annuali e altre perenni, dalle forme lianose o arbustive. Caratteristica comune le infiorescenze di colore giallo raggruppate in corimbi. Altra caratteristica una nomeclatura impossibile dove oltre alle tribù si distinguono le sottotribù. La variabilità in natura va oltre le possibilità della classificazione razionale.
Prato a Nontiscordardime e Senecio
Senecione a foglie lunghe (nome scientifico Tephroseris longifolia )
Ed è cominciata anche la fioritura dell'aquilegia che mostra il suo incredibile capolino rosso vino:
Amor nascosto ( Aquilegia atrata)
Poco distante è la bocca di lupo denominata a volte erba limona le cui foglie ma solo quelle ricordano la melissa:
Bocca di lupo ( Melittis melissophillum)
In dettaglio:
Bocca di lupo ( Melittis melissophillum)
Belli i fiori bianchi del vicentossico:
Vincetossico (Cynanchum vincetoxicum)
e bianco è pure il " ragno granchio " che aspetta immobile la sua preda seduto comodamente su una foglia di erba mora:
Erba mora (Ajuga reptans)
Comunissima è la Veronica chamaedrys o Veronica comune, ne esistono " solo " 500 specie!!
Veronica chamaedrys
La fioritura dell'anemone trifoglia è agli sgoccioli:
Anemone trifogliata (Anemone trifolia)
Salendo lungo il sentiero dei Fojaroi si ammira dall'alto la piazza di Chiesa Nuova immersa in una sinfonia di verdi:
E vicino a questi strani reperti architettonici della montagna feltrina all'ombra nel bosco si incontra qualche orchidea:
Orchide maschia (orchis mascula)
I fiori violacei presentano un labello smarginato convesso lateralmente. Lo sperone è rivolto all'insù.
E alla Guizza? Una settimana dopo grazie alle abbondanti pioggie la vegetazione è letteralmente esplosa. Sui prati di casa la vegetazione è alta un metro e la fa da padrone il geranio stellato specie anche questa prealpina:
Geranio stellato (Geranium phaeum)
E' accompagnato da qualche margherita che pur essendo specie nota è alquanto delicata e non ama in prati concimati:
Margherita d'Alpe (Aster bellidiastrum)
Ma poco lontano dalla strada, nel sottobosco attendono l'escursionista alcune specie di orchidee tutte concentrate in appena 25 metri quadrati:
Nido d'uccello (Neottia nidus avis)
E' una specie priva di clorofilla e per questo è di colore giallo-ocra. che vive in simbiosi con un fungo.
Poco più in là l'orchide dentata; il lobo mediano e quello laterale sono punteggiati di rosso, l'elmo striato in rosso è a tre punte:
Orchidea dentata (Neotinia tridentata)
Poi è la volta della Listera maggiore con un bel ragnetto dello stesso colore ben mimetizzato sui petali di cui mi sono accorto solo vedendo la foto:
Neottia ovata (Listera maggiore)
Caratteristica della Listera le due foglie opposte ovali alla base del fusto lungo oltre i 30 cm.
Ed infine una bella Ofride Insectifera:
Fior-mosca (Ophris insectifera)
La foto che segue è della settimana successiva, molti esemplari sono già sfioriti, diversa la luce ma sempre elegante il fiore.
Presenta una macchia grigio chiaro a forma di farfalla nella parte centrale del fiore spesso macchiata a sua volta di scuro. A guardarlo bene il fiore sembra un guerriero o un diavoletto samurai....semplicemente fantastico. Fior - mosca riportato in certe guide non gli fa molto onore.
E per concludere ma si fa per dire, dato che le fioriture incalzano con nuove specie un piacevole riscontro: l'Orchide militare già fotografata nello stesso luogo nel 2011. ( Un fiore al giorno )
Orchide militare (Orchis militaris)
Sul bordo strada c'erano ben 4 esemplari...il bell'Antonio che abita da quelle parti ha avuto un occhio di riguardo per questa non comune specie risparmiandola alla falce. Meglio così.
Da notare oltre al cappuccio da cui il nome il labello ricoperto di papille viola pelose....quali accorgimenti per garantire la conservazione della specie!!!
Primavera nell'aria ...tempo di escursioni nel sottobosco selvaggio delle prealpi feltrine.