2023 PICCOLA GALLERIA 2023  

 

 

" Manifesto "

 

 

THE INVITATION

 

" Invito "

 

 

THE EXHIBITION

 

" Allestimento "

 

 

PRESENTAZIONE

 

FLUTTUAZIONI “
 

Il termine << fluttuazioni >> che compare sull'invito, si trova nel libro “ Il teatro di Sabbath “ un'opera del 1995, dello scrittore americano Philip Roth.

Scrittore controverso, in questo libro in parte autobiografico fa risaltare le estreme ” per non dire spesso pessime qualità del protagonista, un attore di strada di indubbio fascino e carisma, ma ossessionato dal sesso.

Il termine in questione esula in parte da questo aspetto e mette in evidenza tuttavia che siamo succubi di stimoli a cui possiamo reagire in modi diversi, spesso opposti.

Come non riconoscere rimanendo nella comunicazione pervasiva della pubblicità le tante sollecitazioni a consumare e ad accumulare oggetti inutili?

E come rispondere a queste sollecitazioni se non rimanendo saldi e seguendo un etica che oggi è scomparsa dall'orizzonte culturale?

L'economista francese Serge Latouche noto per la sua proposta di " decrescita serena " ha scritto che bisogna diffidare di tre pratiche inique, vere e proprie istigazioni a delinquere: la pubblicità, il credito al consumo e l'obsolescenza programmata.

Questo aspetto legato ad un consumismo dissennato che causa criticità ambientali e pure problemi di salute è sottolineato anche dalle parole di Pavel Florenskij filosofo, matematico e teologo che finì i suoi giorni nei gulag staliniani e la cui opera è nota al pubblico solo dal 1991.

Esso invita a incrementare la vita di relazione, la convivialità e a non lasciarsi trascinare nel cupo pessimismo, spesso pompato ad arte dagli stessi media con notizie catastrofiche che si susseguono l'una all'altra. L'inferno di sicuro è ed è stato, per molti qui sul pianeta, ma non per opera della natura ma per opera dell'uomo.

L'alternativa è guardare alla stessa natura e all'arte, visto che fino a prova contraria della prima siamo i figli, a cui piace ritrarla nella sua molteplicità senza escludere l'uomo stesso. Ma attenzione: qui non parliamo del valore commerciale dell'opera d'arte che è un'altra delle follie del capitalismo. Bene fanno i giovani a cospargere di vernice << il vetro >> che protegge tali opere che in contesti storici diversi non valevano nulla se non per l'autore che li aveva esguitie che forse è pure morto di fame.

Con la monetizzazione moderna hanno valori che superano i centinaia di milioni di dollari e sono appannaggio di pochi miliardari che delle emergenze del pianeta se ne fanno un baffo.

Pranzano nei ristoranti di Milano a 500 euro a testa....mentre la caritas si occupa dei 5 milioni di poveri presenti in Italia.

E queste sono una delle innumerevoli contraddizioni che stiamo vivendo in questi tempi balordi.

 

 

WORKS

 

 

 

RICCARDO DI VALERIO

 

La prima immagine che accoglie i visitatori della mostra è in realtà una provocazione che nega qualsiasi polarizzazione politica: come diceva Gaber, un bel " dettaglio " non è né di destra né di sinistra e ha un marchio di qualità superiore come si evince dal timbro.

Si spera che il marchio incuriosisca il passante e lo inviti a oltrepassare la soglia che poi i nudi erotici di quel maniaco di Zaccaria sono ben altra cosa.

 

 

 

" DQS (Dettaglio di Qualità Superiore)"

 

 

Il primo trittico è composto dalle immagini di due pugili mitologici Creugante e Damosseno separati dalla bella Venere italica.

 

 

 

" La Venere contesa "

 

 

Sono tutte opere del Canova massimo esponente del Classicismo di cui nel 2021, sono stati celebrati i 200 anni dalla morte.

Canova dice espressamente che: << per comprender meglio la dilicatezza, consideriamo l'opposto suo, cioè il robusto e il forte >>.

Qui di forti e pericolosi ce ne sono due e Venere non sa a quale santo votarsi. " Fluttua  " insicura da uno all'altro dei due contendenti, indecisa sul da farsi.

In realtà si racconta che Creugante di Durazzo e Damosseno di Siracusa si affrontarono dopo aver sbaragliato gli avversari nei giochi panellenici di Nemea. (Tra parentesi i vincitori a Nemea erano coronati prima col prezzemolo e poi cambiata l'usanza con il sedano...che li  mettessero in brodo?)

Creugante sferrò un pugno sul capo del secondo che con la mano aperta dura come una lama perforò il fianco del primo provocandone la morte.

Fu per questo condannato all'esilio mentre al primo fu innalzata una statua ad Argo.

A pensarci bene qui la “ Fluttuazione” è anche quella dalla sanità mentale alla follia di uno sport considerato tale che altre volte ha portato alla morte uno dei due contendenti.

Gli originali si trovano nei Musei Vaticani ma insieme alla Venere ho fotografato le loro copie in gesso nella Gypsoteca di Possagno.

Il portfolio successivo a colori è un “ Memento Morì  “; siamo mortali e lo sono anche le cose.

Le statue si rompono, i lampadari pure e rimane nel bicchiere la dentiera inutilizzabile di Ballarin.

 

 

 

" Memento Mori "

 

 

Le foto sono state realizzate in una villa della provincia di Belluno di cui ho pubblicato un reportage reperibile sul web. (Villa Zuppani )

Il trittico che segue è in BN; nella prima immagine abbiamo la Venere Calopigia oggi al museo archeologico di Napoli. Ho elaborato la foto in modo da ottenere una " dissolvenza digitale". La figura diviene evanescennte e il risultato finale è il corrispondente codice digitale che la rappresenta, un codice in realtà che è solo appannaggio delle macchine.

 

 

 

" Dissolvenza digitale "

 

 

Guillaume Pitron giornalista d’inchiesta ha scritto: " Inferno digitale ".

L'immagine che state osservando non si trova in una nuvola o Cloud come si suol dir poetando, ma in un immenso data center o forse più di uno, su placche tettoniche diverse per questioni di sicurezza...che non si sa mai!

Se una mail occupa un Kbyte e la equipariamo ad un bicchier d'acqua i dati immagazzinati da qualche parte assommano a 50 Zbyte pari 50* 10^12 Gigabyte.....in pratica l'equivalente in acqua del mar Meditterraneo e Nero messi insieme.

La << cosa >> comincia a essere incomprensibile quanto a numero...ma la sua impronta ecologica è ben nota anche se chi ci guadagna fa finta di nulla.

Il digitale usa il 10% dell’energia elettrica globale che per il 35% è prodotta da fonti inquinanti. Ne consegue dunque che un’ email con un allegato ha un’ impronta carbonica: consuma infatti come una lampadina accesa per un’ora.

Inferno digitale  ricostruisce questo girone con minuzia: materie prime, cavi, data center, smartphone, gas, rotte commerciali e attori geopolitici. Internet diventa una presenza ingombrante in una rete molto fisica di interessi e risorse.

Altro che l’insostenibile leggerezza dell’ etere; è incompatibile con tutti gli obiettivi di riduzione della nostra impronta ecologica, GIEC, IPCC, COP di cui si discute in tutte le località turistiche del mondo leggi Bali, Davos, Quatar con il beneplacito di ONU, BCE e altri enti ancora.

L’impronta ecologica di internet aumenta inoltre ad un tasso vertiginoso, dell’ordine dell’8-9% per anno perchè virtualizziamo raddoppiandole tutte le nostre azioni realizzando avatar a piè sospinto. Se poi pensiamo all'Intelligenza Artificiale, al Metaverso e alle Smart City pompate come soluzioni finali a tutti i nostri problemi, siamo fritti....esattamente nel senso termico del termine.

Intanto per gli speculatori dell’high frequency trading, gli azionisti che affidano la compravendita di azioni ad algoritmi, capaci di lavorare in frazioni di secondo, recuperare millisecondi è questione di soldi. Un nuovo cavo steso tra la borsa di New York e quella di Chicago, costato 300 milioni di dollari, permette di recuperare ben 3 millisecondi.

A questo punto l'ottimismo di Florenskij diventa davvero utopistico e irrealizzabile.

Se almeno gli algoritmi con un bel filtro sulla rete, operassero un “ delete “ dell'immondizia visiva che la pervade, leggi sopratutto i selfie, saremo a dorso di mulo!

Chiudono la mia esposizione tre scatti sulla natura; un natura sicuramente fluttuante che riprende le piante acquatiche sulla superficie dell'acqua: qui siamo in Val Campelle  nel gruppo di Cima d'Asta e la tranquillità e la pace sono le stesse dei centri commerciali durante la chiusura notturna.

La merce però non è in vendita.

 

Riccardo Di Valerio                                                                                                                                                                        23 Febbraio 2023

 

 

 

" Flora acquatica "

 

 

 

 

GIORGIO BALLARIN

 

 

 

" Il tuo volto, mentre il fumo sale lento, la tua anima, mentre esce il tuo tormento "

 

 

 

 

" Cosa guardo se non so vedere? Cosa sento se non so tacere? Voglio solo sentire la tua mano "

 

 

 

 

" La salina di Trapani "

 

 

 

 

 

ALESSANDRO ZACCARIA

 

 

 

" Paura e spiritualità"

 

 

 

 

" Aggressività e dolcezza "

 

 

 

 

" Alla ricerca di una identità "

 

 

 

 

" Provocazioni "

 

 

 

 

VISITORS

 

 

" Una mostra che inquieta "

 

 

THE SIGNATURES

 

Tra le tante firme riporto e mi par giusto, quella di Teona che arriva dalla Georgia e ha fatto un bel viaggio per essere qui in questa irripetibile occasione e farci i suoi più sentiti complimenti. Almeno così sembrerebbe da una attenta occhiata a quanto riportato sul libro dei libri.

Direi che il carattere non è affatto asomtavruli  ma per molti rimane del tutto nuskhuri  se si esclude il " Memento Mori  " che è internazionale!

Ma non vorrei sbagliarmi con il mkhedruli...devo approfondire...

 

 

 

" La dedica di Teona....dalla Georgia con furore"

 

 

THE PHOTOGRAPHERS

 

Sballa - Zacchero - Ric

 

 

I fotografi ringraziano il folto pubblico intervenuto alla mostra. Alla prossima.....

 

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