ANNO 2022

 

 

           

 
EBIKE TOUR
 
ANNO 2022
 

 

 
           
N. DATA TOUR PARTENZA ARRIVO DIST. (A/R) km DISL. TOT. m
           
1 15/05/22 IL SALTO SAN GENESIO MOLTNER KASER SUL SALTO 24,5 660

 

 

 

 

 

 

 
2 20/06/22 GRAUN CORONA SAN GIACOMO GRAUN – CORONA A CORTACCIA 58,5 840

 

 

 

 

 

 

 
3 06/07/22 PASSO FEDAIA LAGHI TESERO PASSO FEDAIA 104 1710

 

 

 

 

 

 

 
4 15/07/22 PASSO OCCLINI ALDINO GUNDNER ALM AL PASSO OCCLINI 33,3 970

 

 

 

 

 

 

 
5 24/07/22 NOVACELLA SAN GIACOMO ABBAZIA DI NOVACELLA 100 790

 

 

 

 

 

 

 
6 01/08/22 5 CROCI CAORIA RIF.CONSERIA AL 5 CROCI 41 1430

 

 

 

 

 

 

 
7 13/08/22 MONTE GRAPPA CAUPO RIF.BASSANO SUL MONTE GRAPPA 52,1 1870

 

 

 

 

 

 

 
8 24/08/22 PASSO GIOVO SAN MARTINO in PASSIRIA PASSO GIOVO 35,5 1540

 

 

 

 

 

 

 
9 08/09/22 LE MALGHETTE MONTAGNA KRABES ALM AD ANTERIVO 39,8 1290

 

 

 

 

 

 

 
10 18/09/22 HOGGER VALLARSA SAN GIACOMO HOGGER A NOVA PONENTE 31,8 1170

 

 

 

 

 

 

 
11 06/10/22 OSSERVATORIO SAN GIACOMO OSSERVATORIO ASTRONOMICO 43,9 1230

 

 

 

 

 

 

 
 

12

 

12/10/22 GIRO DEI DUE PASSI SAN GIACOMO PASSO PALADE – MENDOLA 88 1910
           

 

 

 

 
TOTALE 652,4 15410
           

 

 

TOUR " IL SALTO "

L'altopiano del Salto è raggiungibile da Bolzano in circa 20 minuti. E' una metà frequentata da molti perchè non presenta particolari dislivelli ed è molto curato dal punto di vista paesaggistico: la presenza dei larici permette infatti la crescita dell'erba e quindi del pascolo e della fienagione.

Da San Genesio seguendo la forestale che coincide con il sentiero Europeo si arriva alla bella chiesa di Lavena posto normalmente sovraffollato e rumoroso. Oltre si scende al passetto che permette di raggiungere Meltina o percorrere la strada asfaltata per ritornare a San Genesio. Quando sistemeranno la funivia sarà possibile lasciare l'auto a casa anche se la discesa sulla strada provinciale presenta diverse gallerie che si possono evitare solo conoscendo bene alcune delle frazioni lungo il percorso. In quel caso le discese divengono pericolose perchè superano il 20% e mettono a dura prova le pastiglie dei freni.

Tornando al percorso ci si può spingere più a Nord verso la Moltner Kaser ai piedi degli Ometti Storni.....un luogo magico che ricorda un insediamento preistorico dove gli uomini sono stati trasformati in ometti di pietra

Quest'anno dopo il classico panino allo speck condito con birra, ho provato a scendere da un'altra parte ma ho dovuto smontare dalla bici per un bel tratto prima di raggiungere la forestale del Jenesier Joch che conduce al rifugio sottostante.

 

 

 

Sull'altipiano del Salto

 

 

 

TOUR " GRAUN - CORONA "

La bassa atesina riserva grandi sorprese per chi la conosce. Non serve salire sulle vette dolomitiche per osservare bei panorami basta raggiungere le propaggini che salgono ripide sui fianchi della valle dell'Adige....a destra come a sinistra. Qui siamo sulla sinistra sopra l'abitato di Cortaccia sulla strada del vino. Dunque si tratta di una zona vitivinicola e il marketing non si fa attendere....Le aziende organizzano tour a piedi s'intende tra i campi coltivati a vite che si spingono anche a 1000 m.

Il percorso segue la ciclabile fino a Caldaro e qui ci sono varie alternative faticare subito sulla forestale o utilizzare ancora l'asfalto fino a Castelvecchio. Più avanti s'imbocca la forestale sulla destra dopo un discesa di 1 km. Si segue con lievi saliscendi il dorso della montagna sotto lo sguardo minaccioso del Roen per arrivare poi ....al ristorante...il Lenzenhof quota 800m circa con vasto panorama su Caldaro e Valle dell'Adige.

 

 

 

Tra Castelvecchio e San Giorgio a Corona

 

 

TOUR " PASSO FEDAIA "

Al Passo Fedaia sarò stato forse due o tre volte al massimo . In una di queste per compiere l'impresa ossia salire sulla cima della Marmolada. Erano gli anni 80 e la situazione ambientale non era certo quella che stiamo vivendo oggi. Infatti guarda caso pochi giorni prima c'è stata la tragedia: si è staccata una imponente massa di ghiaccio e detriti che ha causato la morte degli escursionisti che salivano in vetta. Li ha travolti ed è stato difficile recuperare i corpi e tutto il resto.

Nella seconda foto si scorge un buco grigio in alto, è li che si è staccato il ghiaccio appoggiato alla roccia grazie all'azione lubrificante dell'acqua che copiosa per il gran caldo filtrava da sopra incuneandosi tra roccia e ghiaccio.

L'obiettivo del tour era Canazei ma visto che la batteria era carica al 50% mi sono spinto fin lassù. La giornata di luglio era stupenda e il panorama dal lago artificiale pure. Il lago è opportuno sottolinearlo è quasi asciutto a causa della mancanza di precipitazioni. La qualcosa si è aggravata nel corso dell'estate, fiumi in secca, campi bruciati e fontane chiuse. Che facciamo? Pompiamo l'acqua per le piste da sci?

Gita lunga...una foto del contachilometri indica 99,9 km....koomot ne da 104.

Dai 900 metri di Lago di Tesero si sale fino ai 2089 del passo che divide il Trentino dal Veneto.

Il conto bruto  porterebbe ad un dislivello in salita di 1200 metri ma a quanto pare ci sono dei saliscendi durante il percorso quasi tutto su ciclabile fino a Canazei.

 

 

Passo Fedaia con il lago omonimo ai piedi della Marmolada

 

 

 

TOUR " PASSO OCCLINI "

Passo Occlini insieme a Passo Lavazè o meglio la zona delle malghe che fanno da contorno come Schmieder - Schonrast - Capanna Nuova e Ora diciamo che la conosco abbastanza. L'ho frequentata sopratutto in inverno quando mi esercitavo frequentemnte col fondo. Con l'età si sa che le cose non vanno meglio e i miei polmoni patiscono il freddo. Due tre sciate senza sforzo durante la fine della stagione invernale è quello che porto a casa. D'estate il discorso cambia e quelle che in inverno neve permettendo sono ottime piste sia per l'alternato che per il pattinato diventano delle perfette strade forestali. Dopo Vaia non sono più salito al passo Lavazè perchè qui il bosco ha subito enormi danni.

I punti di partenza possono essere diversi Monte Largo sopra Laives è quello a quota più bassa, c'è poi la funivia del Colle che ti porta in quota, oppure sali a Pietralba con la macchina. In questo giro sono salito fino ad Aldino (1200m.) e ho preso la strada che conduce alla Schmiederalm. Salita dura all'inizio anche col motore viste le pendenze e l'assenza di riscaldamento. Più in su va meglio. Dopo il passo Occlini che dista meno di 15 km si scende alla malga Gurndin frequentatissima dai passeggiatori del passo.

In discesa ho optato per Pietralba svoltando a destra in corrispondenza dell'incrocio per la Lahneralm. Al caffè del santuario le cameriere si rivelarono oriunde...una di Milano laureata in matematica finanziaria in attesa di espatrio e l'altra originaria di Caserta in attesa di trovare impiego come infermiera a Bologna. Una futura eroessa dunque! Povero quel popolo che ha bisogno di eroi diceva il motto!

Le aspettative o aspirazioni dei giovani richiedono la grazia del santo o della Madonna visto dove ci troviamo. Anche i biker hanno bisogno spesso della grazia!

Si chiude il giro percorrendo in discesa la strada provinciale che scende a Monte San Pietro e svoltando a sinistra ad Aldino.

 

 

Passo Occlini tra Corno Bianco e Nero

 

 

TOUR " ABBAZIA DI NOVACELLA "

 

Pedalata pittosto lunga con nessuna difficoltà lungo l'asse del Brennero sulla ciclabile che costeggia l'Isarco. Il percorso in questione è particolarmente indicato durante i mesi più caldi; la forra del fiume è infatti molto stretta e se si esclude la zona di Bressanone l'ombra è garantita da alberi e gallerie e il fresco lo porta da sé l'acqua.

A Novacella mancavo da anni e dunque ho avuto l'occasione di visitare la chiesa ma non il museo e i giardini storici chiusi in quel giorno. E' un bel posto, molto ben curato e lì vicino ci sono un bar e un ristorante pronti a pelare il malcapitato. Imparata la lezione il rapporto qualità/prezzo è massimo solo nell'accopiata panino con speck gurken/ birra piccola. Ho notato però che il volume del panino si sta via via riducendo. Chissà se in futuro modificheranno pure i bicchieri facendo finta di nulla. La colpa è ovviamente dell'aumento del costo del gas e di Putin!

 

 

L'Abbazia di Novacella a Bressanone

 

 

TOUR " PASSO 5 CROCI "

 

A questo luogo sono particolarmente affezzionato e l'ho visitato per la prima volta nel 2020. In quella escursione a piedi proveniente dalla Val Campelle, dormii al

Rif. Conseria dopo un giro abbastanza impegnativo fino a Forcella Magna dove erano appostati gli italiani durante la I Guerra Mondiale.

Nel pomeriggio giovani biker si erano spinti fino al passo provenendo da Caoria così due anni dopo ho deciso di seguire lo stesso percorso a bordo della Ebike.

Partito da Caoria ho seguito l'asfalto fino al Rif. Refavaie per poi intraprendere la forestale che sale a sinistra del torrente. Il primo tratto non è particolarmente pendente almeno fino ai primi tornanti. Bellissimo il panorama che si apre a Malga Val Cion; qui ci sono estesi pascoli manze e cavalli liberi ma niente formaggio però.

Alle nostre spalle spunta il Cauriol luogo leggendario mentre più a Sud incombe il massiccio di Cima d'Asta.

In poco tempo si raggiunge il passo e dopo breve discesa la Malga Conseria. Un buon piatto di gnocchi mette le cose a posto...in Trentino i prezzi sono di solito più contenuti.

 

 

Malga Val Cion e Passo 5 Croci

 

 

TOUR " MONTE GRAPPA "

 

L'uomo di Caupo non può mancare all'appuntamento annuale con il monte sacro alla patria per cui a metà agosto eccomi qui. Ho seguito il percorso tradizionale e quindi la strada che da Caupo in circa 30 Km porta al Rif. Bassano. Pendenza elevata nel tratto iniziale, poi dopo circa 10 km il percorso tutto su asfalto si fa agevole per riprendere a salire prima di arrivare al Forcelleto e negli ultimi 8 chilometri. E' uno dei percorsi con maggior dislivello in salita pari a circa 1840 metri ma la pendenza media totale è del 5% per cui si soffre solo in alcuni tratti. Ben più difficoltose sono le salite dal lato Sud specie da Semonzo percorso che non permette di rifiatare; dura è anche quella da Pederobba via Monte Tomba che è tutto un programma.

Visita al Sacrario e pranzo al Forcelletto..... di pessima qualità....uno spezzatino sciolto riscaldato sette volte sette. Comunque i chilometri fatti mi hanno permesso di digerirlo senza troppi effetti collaterali. La qualità del cibo in questo luogo, da cui si ammira un bel panorama sulla Valsugana fino a Grigno e sull'Altopiano di Asiago è casuale, un anno va bene il successivo non si sa.

Discesa lungo la valle di Seren con pendenze pericolose al 20 %. Proibitivo per gli anziani anche motorizzati il percorso in salita.

Sosta di rito sul fiume Stizzon per il classico lavacro ai piedi.

 

 

Strada Cadorna e Sacrario del Grappa

 

 

TOUR " PASSO GIOVO "

 

Ed eccoci qui in compagnia di 4 ricchi spilorci che pur godendo di una pensione sicuramente più cospiqua di quella del povero insegnante preferiscono schiattare piuttosto che tirar fuori la lira e aggiornare il mezzo.

Con 500Wh di batteria, in salita si fa poca strada, bisogna usare il programma ECO e se va bene raggiungi i 9 km/h....il rischio è di rimanere a secco e restare secchi se si esagera con la fatica.

Avvisai i Telecomici....per un po' vi sto dietro poi passo a Tour e vi aspetto su al passo. Nell'andata abbiamo percorso una strada secondaria molto ripida e il Giordà ha avuto le visioni. Inizialmente sono rimasto indietro e mi sono dedicato alla fotografia. Rimontato in sella, a velocità doppia è stato uno scherzo raggiungerli.

Ad un certo punto la strada secondaria si ricollega con la statale che conduce al passo. A Passo Giovo non ci sono mai stato e dunque si è presentata questa occasione propizia. Con due macchine abbiamo parcheggiato a San Martino in Passiria e un po' dopo abbiamo preso il caffè a San Leonardo....poi in sella e via.

Il tratto più difficoltoso come dicevo è quello iniziale da dove si domina il paese e lo stesso vale dove ci sono i tornanti sul limitare del bosco. Più in sù la pendenza è minore e il panorama la fa da padrone.

Arrivati in cima i biker distrutti e affranti si sono fiondati nel rifugio per pipparsi la suppa mentre io ho dato un'occhiata fugace al panorama oltre il passo.

Verso Nord si vede in particolare il Tribulaun mentre in basso ci sono gli impianti della Val Ridanna. Più a destra compaiono le cime di Passo Pennes.

Discesa a razzo lungo la nazionale, ricongiungimento a San Leonardo e arrivo alla macchina nel luogo di partenza.

La giornata si è chiusa con il gelato poco a Nord di Merano. Pendenza media del 9% cifra che sale se si esclude il tratto fino a San Leonardo.

 

 

Da San Leonardo al Passo Pennes

 

 

TOUR " LE MALGHETTE "

 

Giro in solitaria fino alle Malghette di Solaiolo-Anterivo. Partendo da Montagna percorrendo la vecchia ferrovia in località Fontanefredde si devia a destra e percorrendo la strada provinciale si arriva a Trodena. Qui ci sono due possibilità o scendere nella parte bassa del paese e vicino ai bagni Kneip salire al passo della Cisa (m.1439) per poi scendere a sinistra verso la malga o in alternativa rimanere nella parte alta del paese seguendo le indicazioni per malga Pera.

Si scopre che le strade forestali numerose da quelle parti e che per questo possono confondere l'escursionista, permettono di salire in quota sia da destra che da sinistra. In ogni caso sono arrivato alla forestale che conduce alle Malghette. Bosco distrutto ma malga integra mi dice il gestore; qui Vaia ha abbattuto tutti gli alberi sopra il rifugio....una desolazione,

Discesa verso Solaiolo per evitare di dover risalire da Anterivo fino ai campi sportivi. Imboccando la provinciale si scende al Passo San Lugano dove s'incontra nuovamente il percorso della vecchia ferrovia. Discesa veloce a 30 km/h fino a Montagna. La vecchia ferrovia della Val di Fiemme è stata costruita durante la I Guerra Mondiale grazie ai prigionieri russi che morivano letteralmente di fame in barba alla convenzione di Ginevra. Era a ridosso della frontiera costituita dalla lunga catena del Lagorai, ragione per la quale il tracciato fu spostato più in basso verso il fiume Avisio non visibile dalle postazioni italiane che in realtà si limitarono al Cauriol. Tutte le altre cime comprese le forcelle, erano saldamente in mano ai Kaiserjager. La vecchia ferrovia oltre a essere diventato uno dei tracciati per biker tra i più interessanti e frequentati del T.A.A. riserva notevoli sorprese per chi sa vedere. Crescono infatti poco distanti dal tracciato nei mesi e alle quote opportune orchidee rare e spettacolari.

 

 

Storia e ambiente lungo il tracciato della vecchia ferrovia

 

 

TOUR " HOGGER"

Hogger e Lupicino sono le due località che penso di aver frequentato di più nella mia vita escursionistica. Se si potesse raggiungerle lungo una via rettilinea annullando le differenze di quota sarebbero a pochi chilometri da Santiago. Se invece vogliamo arrivarci in auto bisogna arrivare a Nova Ponente e dunque preventivare una trentina di chilometri. Per i ciclisti le vie percorribili sono diverse: il Colle sopra Bolzano e il Monte Largo sopra Laives sono le due più battute.

Il tour che propongo qui è il più duro perchè si percorre la forra della Vallarsa con pendenze quasi sempre sopra il 10%. L'ultimo balzo verso Nova Ponente è segnato da Koomot come non adatto alla bicicletta ma stringendo i denti e magari inserendo il programma MTB lo si supera.

Arrivati al paese si torna indetro e prima di calare su Lupicino una strada sempre asfaltata sulla sinistra conduce a Hogger un bellissimo balcone panoramico sulla valle dell'Adige.

Dopo il tradizionale e salutare panino allo speck ( tra parentesi i clienti si lamentavano non poco dei prezzi ) prendendo una scorciatoia nel bosco e scendendo dalla bicicletta si raggiunge la forestale che collega Lupicino con Laives. Discesa velocissima su buon sterrato fino a ritrovare l'asfalto. Questo percorso lo si può affrontare anche in salita cosa che ho fatto con la MTB muscolare alcuni anni orsono. Tempus Fugit!

 

 

 

L'altopiano di Nova Ponente

 

 

TOUR " L'OSSERVATORIO ASTRONOMICO "

 

Escursione impegnativa perché caratterizzata da circa 1300m di dislivello. Si parte da San Giacomo e dopo circa 8 km s'inforca la salita che da Cardano sale a Cornedo. Salita dura con numerosi tornanti; si respira un poco, una volta raggiunta la frazione alta di Cornedo ma le pendenze sono sempre pronunciate.

Poco il traffico, buono l'asfalto si superano numerosi Buschen Tant alias te paghi salà  e poi si perde lievemente quota fino a raggiungere un incrocio. Si cala nuovamente e dopo un tornante si scorge in alto la cupola bianca dei due osservatori astronomici dedicati a Durnwalder che ha messo i schey non suoi, per costruirli.

Panino di rito nell'immancabile ristorante in loco....pagai più di 5 euri perchè il pane era fatto in casa.....ottimo ma ribadisco caruccio già il panino...più 2,5 Euri per birra piccola e abbiamo speso 15.000 delle vecchie lire per ristorarci....poco.

L'altopiano di Colle Pietra e se si vuole di San Valentino Obergummer è altrettanto spettacolare come quello di Nova Ponente. Qui il panorama salendo in quota è a 360° e quindi sullo Sciliar, Catinaccio, Latemar, Corni di vario tipo da un lato, sulle Alpi a Nord di Bressanone, sul Renon, su quelle verso Merano e altro ancora.

Chi più ne vuole si porti appresso il binocolo.

Il luogo è interessante per altri motivi e in questo sito potete trovare l'articolo " Planetarium " con la via delle stelle oltre che dei pianeti.

Dall'osservatorio per chi non vuole esagerare si può salire sempre in bike fino a Passo Nigra ai piedi del Catinaccio per osservare da vicino il Parco delle Funivie di Disneyland...in to culo l'Unesco!

Tornando al nostro giro la discesa più veloce verso valle è quella che conduce a Collepietra.....si superano i 60km/h...e si arriva alla ciclabile di Prato Isarco.

Altri 15 km e si conclude la tappa.

 

 

 

L'altopiano di Gummer - San Valentino

 

 

TOUR " DEI DUE PASSI "

Con questo giro impegnativo per i chilometri, per il dislivello totale e anche per le batterie si è conclusa l'attività ciclistica dell'anno 2022. E' stato effettuato in ottobre cosa generalmente impossibile per chi soffre il freddo ma i cambiamenti climatici permettono anche questo.

Lo stesso giro l'ho effettuato negli anni passati anche in senso orario salendo prima al Passo Mendola non sapendo però se sarei giunto a casa spingendo la bicicletta lungo le Palade e invece .... il ciclista e la Ebike ce l'hanno fatta con gran soddisfazione di entrambi.

Non mi dilungo oltre che il giro è commentato con dovizia di immagini nel " Giro tondo dei due passi ".

 

 

Passo Palade e Passo Mendola

 

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